Il tuo dilemma

Vi posso solo dire che...


 E poi ci sono donne che ci insegnano la felicità.Sono donne che hanno scelto di non diventare madri e di amare "solo" il cuore di Gesù Cristo nella sua totalità,tanto da "immolarsi" e rinunciare ad ogni piacere terreno per un piacere più grande che appaga se stessi ma non solo.
Quanto più sbiadiscono i ricordi dalla mia mente tanto più prepotentemente mi abbracciano le tenere radici della mia infanzia.Allora mi rivedo bambina assieme alle mie due donne di casa,che allora erano mia madre e la mia nonna maternale quali come ogni buon pilastro che abbia sorretto il pesodella vita ancora mi rivelano il mistero terreno della maternità.Oh ma che "terribile" mestiere è il mestiere di una madre!Ma come è possibile che abbia camminato alla ricerca di me stessaquando avevo da sempre ciò che andavo cercando.
Che sia questo uno dei grandi dilemmi di ogni essere umano?E quanto grande è il cuore di ogni donnaquando nel tamburrellare nervoso dei giorni cerca di farsi più grande,si irrora di amore peraccogliere ogni creatura che incontra/iamo.Quanto grande può diventare il cuore di una madre,quanto può amare ciò che non ha partorito con la propria carne,quanto e come può divenire sorriso splendente,Sole che irradia,notte che non fa paura alcuna.E quante porte dobbiamo riuscire ad aprire per entrare nel cuore di una donna che non sia carne della nostra carne?
Non avere risposte da dare a me stessa, non sapere sempre tuttoe soprattutto non possedere l'ultima parola su ogni cosarende la mia ricerca della conoscenza di me stessa non un percorso ad ostacolima un sentiero pianeggiante.Quanto più ci si avvicina a una donna tanto più ci si allontana dallo specchio "diabolico" della nostra vanità.Che è sempre in agguato.Che sia La vita degli uomini decisamente più semplice?Oggi eh si oggiOggi sono davvero felice.Perchè sono diventata nonna.Finalmente.Eh già.
Al mio pargolo ,al nostro pargolo ,errata corrige,è stato conferito ieri il diploma di laurea triennale.Adesso si che viene il bello!E poi ho pianto da appena entrata in Aula Magna e col teletrasporto ero già tra le braccia del mio fidanzatino delle scuole superiori(tanto mio marito non è geloso no?)
 Che diamine ne so...E poi mi sono dimenticata di portare con me la coroncina di alloro che si dona ai neolaureati.Ma c'è ancora tanta strada da fare forse la più difficile.
E poi ne ho confezionata una vera con dei veri rametti di alloro e ho/abbiamo con papà incoronato il mio/nostro pargolo.Tantissimi auguri al nostro Lele,a tutti i figli e genitori del mondo che possano essere felici come noi ieri oggi e speriamo domani e sempre siamo.Più o meno così.Aveva proprio ragione la mia nonna.L'ingegno  fa la pasta col legno...
  un abbraccio di bene a voi tutti...buone vacanze...