mi dispiace per voi

controcorrente


     Non amo discutere della cronaca; mi diverte, piuttosto, osservare i commentatori che, da ogni pulpito possibile (carta stampata, talk televisivi, bar dello sport) entrano a gamba tesa sugli eventi sguazzando, vistosamente a proprio agio, fra triti luoghi comuni e servilismi ben remunerati con una superficialità tanto evidente quanto indisponente.        Un esempio? L’omicidio (tale è, inutile barare con le parole) di due sventurati pescatori indiani è diventato per tutti “il caso dei due marò italiani”.        Fiumi d’inchiostro hanno riempito i giornali sulla competenza per le indagini, la sistemazione degli eroici militi, le famiglie in ansia. Di loro sappiamo tutto, dai nomi alla dieta prevista in queste terribili giornate; fossero state due ragazze, non sarebbe mancata nemmeno la misura del reggiseno. Delle vittime, invece, nulla. Nemmeno uno straccio di nome, un volto, una sintesi di vissuto quotidiano. “Due pescatori” basta ed avanza. Indiani poi…         Proviamo, per un attimo, ad immaginare la stessa storia al contrario, se, tanto per dire, fosse stata la scorta armata di un natante indiano a sparare su un peschereccio di Mazara a poche miglia dalle coste italiane. Provate a chiudere gli occhi ed immaginare l’editoriale del TG5 o della buonanima di Emilio Fede: roba da oscurare un parto gemellare contemporaneo delle ultime due veline!         Ma tant’è… Le ultime rassicuranti notizie parlano del loro trasferimento in un centro più idoneo a due occidentali, in attesa dell’evento del secolo: il loro trionfale rientro in Italia, per il quale si sta instancabilmente spendendo, come nemmeno per gli eccidi governativi in Siria, il ministro Terzi (mi scusi Eccellenza, non mi sovviene il Suo titolo nobiliare che da sempre l’accompagna).                  Capisco il campanilismo e trovo divertente quello calcistico ma in questo caso, credo, si sia toccato il fondo.        E che dire della vicenda del comandante Schettino?  E di quella di altri due eroici italiani, i turisti in eccitante tour, India anche in questo caso, in una zona di fame, miseria e guerra civile, con i loro cannoni Nikon che ci sfameresti una tribù per dieci mesi? Niente, per ora, ma con un prossimo post…