Forza Milan

Catechesi II, III media


Egli separerò gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri Dal Vangelo di Matteo (25,31-46)"Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra ei capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditù il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perchè io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perchè ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna."PER RIFLETTERE: Quali gesti compie il Signore? "Separa". Va notato che qui "separazione" non è sinonimo di discernimento, ma di santità: egli ci "separa", ci "mette a parte" per sé, ci sceglie rendendoci partecipi della sua santità, anzi quella "separazione/santità" accresce la nostra responsabilità verso gli altri e in particolare verso i più deboli di questo mondo. La "separazione/santità" ci pone, allora, in un rapporto di profonda e autentica comunione con gli altri. La "separazione" come cammino di santità che ci pone in una relazione di comunione con gli altri esige conunque una "separazione", una presa di distanza da tutte le forme di mondanizzazione e di idolatria che disumanizzano le nostre relazioni. Perciò i giusti, mentre sono "separati", nel contempo sono avvicinati al Re-Pastore-Agnello, perchè nei confronti degli insigificanti agiscono così come agisce il Signore; e per questo collaborano alla costruzione del Regno di Dio in questo mondo. Gli altri, invecem che non hanno accolto gli insignificanti, anche se credenti, sono allontanati dal Signore, perciò hanno bisogno di purificare il loro modo disumano di relazionarsi con gli altri e di ricostruire la propria esistenza.PER IL LAVORO PERSONALE:E noi siamo chiamati a fare ciò che ha fatto Gesù: donarsi agli altri per essere in comunione col prossimo e con Dio:Preghiamo:Benedetto sei Tu, Gesù,che ne desertotracci una stradache noi possiamo seguireper giungere alla finedi questa Quaresima.Noi ti rendiamo grazieper i passi che compi con noi.Tu non ci lasci mai soli,soprattutto nelle difficoltà.Liberaci dalle tentazioniche ci fannosbagliare strada,che ci allontananodal tuo amoree dalle persone che ci vogliono bene.Amen.