Mariuzza

L’amore era soltanto il mio


Mi sono svegliata con il desiderio di vestirmi con più cura del solito. Ho messo le scarpe col tacco alto (quelle più belle che ho), una gonnellina nera e un bel maglioncino rosa, di quel rosa che sa proprio di me. Non sapevo da cosa nascesse questo desiderio fino a che, dopo molte ore, ho capito.All’improvviso mi sono ricordata il sogno di stanotte. E non ho avuto dubbi.La mia mente ha continuato ad elaborare nella realtà ciò che vissuto nel sogno.Mi sono vestita come se davvero dovessi partecipare al suo matrimonio. Cosa che non farei mai. Ma tanto non rischierò questo rischio. Per fortuna.Ricordo tutto come se fosse successo davvero. La chiesa, la mia chiesa. L’altare con pochi fiori bianchi. Tutto illuminato di un caldissimo sole, tanto da rende giallo l’altare.Lui era bello, con il volto raggiante, nel suo abito gessato. Emozionato ed impaziente, aspettava l’ingresso della sua futura compagna di vita.  Io ero piuttosto vicina, lo scrutavo attenta a restare invisibile, per quanto ero cosciente che per lui io ero invisibile già da tempo. Descrivo la scena meglio che posso, però le emozioni non riesco a trascriverle, non trovo le parole e non ci voglio provare. Ho il suo viso felice impresso nella mente e quanto mi sento triste.So che non è successo davvero, ma è solo questione di tempo. Perché accadrà. Prima o poi.La tristezza però è chiara in me. Fa male, ma non perché questo film non è il mio. Fa male perché è l’unico che credo di aver amato. Però l’amore era soltanto il mio. E credo che questo sia stata la cosa peggiore.Per il momento. Scusate per il mio post triste.  Spesso mi auguro che molti abbiamo perso l'abitudine di venire a vedere se ho scritto qualcosa di nuovo. Ho pensato a volte di aprire un nuovo blog, e di non dirlo a nessuno per far si che le mie riflessioni fossero nascoste a chi mi frequenta. Ma non credo sia giusto. Perchè io sono fatta così, mi piace restare limpida. Ed ho smesso da tempo di sforzarmi di dare di me un'immagine diversa. Sono così e "così' è se vi pare!"Per il momento. Ah, il sogno non è andato oltre, mi sono svegliata prima che l'organo iniziasse a suonare, prima che lei entrasse nel mio tempio. Ma scrivo per ragionare meglio. È  lo sfogo, il migliore che ho.