MARMOTTA

Post N° 165


L'ABITO NON FA IL MONACO.MA NEMMENO LA ZOCCOLA!Nathaniel Hawthorne fu il primo grande classico americano e fu il più grande romanziere (assieme a Melville, ovvio!  ) dell'American Renaissance, ovvero gli anni immediatamente precedenti e immediatamente successivi al 1850. Per farvi capire, Nat Hawthorne è l'autore di La Lettera Scarlatta, l'avvincente romanzo da cui è stato tratto l'omonimo film-ciofeca con Demi Moore. Ma non è di Hester Prynne che voglio parlare oggi.Uno dei racconti più famosi e più belli di Hawthorne, che ovviamente vi consiglio di leggere, è Il velo nero del Ministro. E' ambientato nel 1650 circa, in una colonia di Puritani del New England, e parla di un Ministro (uno di quelli che dice la messa, non uno di quelli che sedimenta le sue chiappe in Parlamento e succhia i soldi delle tasse degli italiani) che una bella domenica decide di mettersi davanti alla faccia un velo nero che nasconde i suoi lineamenti  Ovviamente, tutti i suoi compaesani si meravigliano della presenza del velo nero (e a dire il vero ne sono pure un pochetto spaventati!) e gli chiedono il PERCHE' di quello strano abbigliamento  A quel punto il Ministro dice che non c'è nulla da temere, quel velo non significa proprio nulla, è solo un doppio pezzo di velo nero che si è messo davanti alla faccia.Purtroppo gli abitanti del paese non riescono a fare l'abitudine alla presenza del velo, pensando che quel pezzo di stoffa debba PER FORZA nascondere un particolare significato segreto, o che al limite sia il simbolo di qualcosa, e quindi cercano ad ogni costo di convincere il Ministro a toglierselo. Alla fine il ministro muore, solo e abbandonato da tutti, pure dalla sua fidanzata, portando nella tomba il suo segreto...  peccato che non ci fosse assolutamente nessun segreto! Quello che il Ministro si sforzava di far capire era che non bisognava necessariamente trovare una interpretazione ad ogni cosa, perché non è possibile giudicare qualcuno attraverso un semplice pezzo di stoffa.E io sono d'accordo con Hawthorne! Ieri ho finalmente comprato il mio tanto agognato reggicalze nero con calze nere ultravelate incorporate. Poiché mi piace mettere le gonne, ma non sopporto granché i collant, credo che questo indumento rappresenti la soluzione migliore per me, e quindi ho intenzione di indossarlo abbastanza spesso. Purtroppo però il reggicalze ha sulla gente lo stesso effetto che il velo nero del Ministro aveva sui suoi compaesani... BIGOTTI! Non m'importa chi altri oltre a me si mette il reggicalze e perché lo faccia, questo non fa di me necessariamente una zoccola! Insomma, è solo un pezzo di pizzo nero che si mette in vita, con quattro striscioline di pizzo alla cui estremità sono cucite delle calze di seta nera, che significato può mai avere? Perché qualcuno deve permettersi di giudicarmi in base a pochi grammi di stoffa scura?Come potete vedere, le cose dal 1650 e dal 1850 ad oggi non sono granché cambiate. Facciamo tanto i liberali, ma poi rompiamo le palle a una innocente marmottella solo perché si mette il reggicalze. Che ingiustizia CANZONE DEL GIORNO: Christina Aguilera, Pink, Mya, Lil'Kim - Lady Marmalade<<'Mmm Hmmm Gitchi Gitchi Ya Ya Da DaGitchi Gitchi Ya Ya hereMocca chocolata Ya Ya Creole Lady Marmalade>>