MARMOTTA

D.E. n° 18.013: QUANTO TOSTA PUÒ ESSERE UNA FACCIA?


L'altro giorno, mentre dall'autostrada imboccavo l'uscita per Secondigliano- -Capodichino, mi si sono parati dinanzi agli occhi codesti manifesti giganti (astenersi presone impressionabili).
Lasciamo stare il fatto che mi sono talmente impressionata che a momenti non andavo a sbattere sullo spartitraffico rosso e bianco della rotatoria (sai che gioia sarebbe stata per la mia compagnia assicuratrice?), una volta tornata a casa mi sono informata e ho scoperto che quelle foto rappresentavano la nuova campagna pubblicitaria di una casa di abbigliamento e che l'idea di sbattere sui cartelloni una tizia di 31 chili è stata di Oliviero Toscani, il quale ha voluto comunicare al mondo la sua avversione verso le modelle magre e quelle anoressiche.Anche la diretta responsabile dell'Ufficio Marketing della No-l-ita, nome delle casa di abbigliamento in questione, ha dichiarato di approvare questa scelta, perché non è giusto far pubblicizzare i loro vestiti a delle ragazze malate di anoressia. Che intento nobile, eh?È a questo punto che a me scatta il dilemma esistenziale! Credono davvero di poter disincentivare l'anoressia prendendo come testimonial - pagandola, ovvio - una che ne è malata?
Innanzitutto, le malate di anoressia si sentono abbastanza invincibili anche SENZA una ulteriore pubblicità. E che se quella foto a me può sembrare semplicemente un obbrobrio di pessimo gusto (diamine, in una si vede anche l'ANO della ragazza!), per molte (troppe) altre persone rappresenta una immagine "ispiratrice", vincente.Ma soprattutto, io ieri mattina sono entrata in un negozio che tratta questa marca di abbigliamento e ho preso nota delle taglie dei jeans. Di 40 paia di jeans, c'erano 4 taglie 25 (equivalenti a una 36), 5 taglie 26, 12 taglie 27, 10 taglie 28, 5 taglie 29, 3 taglie 30 e UNA taglia 31. E basta! Di taglie 32, che equivalgono a una 46, non ne esistevano. Chiedo lumi alla proprietaria del negozio che gentilmente mi informa che lo stock che le vendono tiene più o meno conto di quella proporzione, e che la 32 è la taglia massima che producono, e che in ogni stock gliene mandano, quando va bene, due pezzi.
E questo sarebbe il modo per combattere l'anoressia? Obbligare le taglie 46 a fare le corse per comprarsi un paio di pantaloni perché sennò poi finiscono? Produrre una percentuale enorme di taglie 36, 38 e 40 in un paese come l'Italia, in cui la taglia più diffusa è la 44/46? Non sarà piuttosto che hanno speso una cifra folle per ingaggiare Toscani e adesso, pur di non ammettere che hanno fatto l'errore di valutazione più grande del secolo, gli danno ragione?Ad ogni modo, io non ce l'ho con questa marca d'abbigliamento, per niente. Vi informo soltanto che se solo vi azzardate a comprare un solo capo da questi qui io vi vengo a prendere a randellate sugli zigomi!
...CANZONE DEL GIORNO: Mina & Celentano - Io non volevo...e poi guardandomi fissa dentro gli occhicon una gran faccia tosta mi dicevi:io non volevo mi scusi non volevoio non volevo mi scusi non volevo.