MARMOTTA

SPOSARSI, CHE FATICA!


(Marmotta e Colui oggi sposi)Ho già parlato diffusamente del mio party di addio al nubilato e di come trascorrerò la prima notte di nozze, quindi ora non mi rimane che pianificare per benino le ultime due parti del mio matrimonio, ovvero la cerimonia e il ricevimento, e sono a posto!
Innanzitutto, devo convincere Padre Giorgio a celebrare il rito e quindi sarà necessario:- far conseguire il sacramento della Cresima al colui e ai testimoni, sperando che non si sciolgano urlando al contatto con l'acqua santa
;- seguire il corso prematrimoniale che, ricordiamolo, si tiene sempre il venerdì sera o il sabato mattina presto e che fondamentalmente è costituito da 20 lezioni nelle quali viene ogni volta ribadito che è peccato usare qualunque metodo contraccettivo che non sia la castità;- versare "di nostra spontanea volontà" un'offerta in contanti la cui cifra, scelta a nostra discrezione, non potrà ammontare a meno di 500 euro, pena la dannazione eterna.Poi devo scegliere una location appropriata all'evento. Non un semplice ristorante però, dove ci si limita a mangiare e a brindare e dove si rischia di dover dividere la sala con la celebrazione del 101° compleanno di Zia Peppiniella e la Comunione del piccolo Giorgiorgio. Giammai! Come minimo dovrò affittare, per la modica cifra di 6000 euro + IVA per massimo 6 ore, una villa storica, un albergo a 4 stelle o un castello medioevale, sennò che figura ci faccio con le mie zie, che hanno sposato le loro figlie solo nei ristoranti posseduti dai migliori camorristi di Licola?
E poi, che tristezza mangiare le solite cose, non se ne può più di mozzarelline, pizzette, pesce alla griglia, linguine all'astice e profiteroles al limone! Mi rivolgerò alla migliore società di catering della zona che, per l'amichevole prezzo di 125 euro + IVA a persona, mi preparerà le stesse cose ma in microporzioni servite su un piatto largo quanto il coperchio della pattumiera e spruzzate di aceto balsamico invecchiato 100 anni.
E mentre piluccheremo questi manicaretti, non vuoi mettere in sottofondo un bel pianobar con tanto di cantante neomelodico napoletano che al momento del sì intonerà "Questa volta non le scappo più". Ma di più, mettiamoci pure i baristi acrobatici, gli sbandieratori a cavallo, i mangiatori di fuoco, le foche ammaestrate, lo spettacolo di fuochi pirotecnici finale e, naturalmente, l'immancabile animatore vestito da coniglione alla Donnie Darko.Per quanto riguarda il vestito, non ho dubbi: bianco, bianchissimo, che se mi si vede da Google Maps devo sembrare un gigantesco mazzuolo di zucchero filato!
E rigorosamente taglia 42, visto che gli atelier di abiti da sposa esclusivi fanno taglie uniche. Sono ancora indecisa sulla modalità che adotterò per entrare in un abito così piccolo, magari indossando una di quelle guaine magiche che ti insaccano come un cotechino oppure facendomi direttamente affettare dal salumiere sotto la lama rotante che ha sul bancone, ma ci riuscirò, dovessi passare 4 mesi a nutrirmi solo di acqua bollita e crusca!
Ultimi due dettagli, i CONFETTI e le BOMBONIERE. Diciamocelo, ormai non va più di moda mettere solo 5 confetti a sacchetto, le persone veramente trendy regalano a ogni invitato un tubo, grosso come una mazza da baseball, con dentro un chilo di confetti assortiti alla mandorla, cioccolato, caffè, fragola, banana, ovetto kinder e tamarindo. Il costo? 28 euro al chilo.E come bomboniera ci metto un bell'angioletto della Thun, un cacatone di porcellana che sembra fatto di Didò rappreso colorato con gli Uniposca, ma che costa quanto un rene.Facendo due rapidi calcoli, sono evidenti due cose.La prima è che per permetterci un matrimonio del genere o andiamo a vendere i nostri deretani all'uscita di Agnano della tangenziale, oppure chiediamo un aiutino allo strozzino che vive di fronte al colui.
La seconda è che, fondamentalmente, chi ce lo fa fare, visto che tanto, nonostante la profusione di tanti soldi e impegno, i miei parenti avranno sempre qualcosa da ridire? Ad un matrimonio dove ci servirono 15 portate più aperitivo di benvenuto e buffet di dolci alla fine, mio zio B. ebbe il coraggio di dire di aver mangiato poco! 
E chi si lamenta che il posto è brutto, e chi mugugna che il parcheggio è scomodo, e chi piange perché quella sera c'è la finale di Champion's e alla fine si rintana coi camerieri nel retro delle cucine attorno a una radiolina. Ma la peggiore di tutti rimarrà nei secoli Zia A. che, al momento del brindisi, ogni volta chiede agli invitati di fare un'applauso all'abito bianco della sposa, perché questo significa che è rimasta illibata fino a quel giorno e conclude con "e adesso te lo puoi far mettere dove vuoi"!
CANZONE DEL GIORNO: Ani Di Franco - Wishin' and hopin'Wishin', and hopin', and thinkin', and prayin',Planning and dreamin' each night of his charms.That won't get you into his armsSo if your're looking for love you can shareAll you gotta to is hold him, and kiss him, and love him,And show him that you care.