MARMOTTA

DILEMMA ESISTENZIALE n° 30.036 - CHE ME LO CHIEDI A FARE?


Quando offro un dolce fatto in casa o qualche altra pietanza nata dalle manine mie e di Mamma Marmotta, non è insolito che me ne venga chiesta la ricetta. E io, non senza
un pizzico di autocompiacimento
, sono sempre molto prodiga di spiegazioni ben dettagliate. La ricetta che ho più spesso condivido con gli altri è quella della pastiera, dolce tipico nella Pasqua dei napoletani, specie di crostatone sugnolento ripieno di grano, uova, ricotta, crema e canditi. E la pastiera di Casa Marmotta è senza dubbio alcuno la migliore del mondo! O almeno questo è quello che dicono tutte le persone che la mangiano, mica io.
Tuttavia, quando poi ne consegno la ricetta a chi me l'ha chiesta, immancabilmente questo comincia a pormi una serie di domande, sempre le stesse, il cui scopo pare non essere altro quello di snaturare completamente la pastiera e trasformarla in qualche altra cosa
:- ma se al posto del grano cotto già bagnato metto il grano saraceno macrobiotico, viene uguale?- ma secondo te al posto della ricotta di pecora, che puzza un casino, posso mettere il philadelphia?- e se invece dei canditi mettessi l'uvetta? o le ciliegine?- no, dai, possibile che ci vogliano tutte queste uova? ne metto la metà, più o meno è uguale, vero?- la pasta frolla pronta non va bene?- senti, io frullo tutto insieme, che ne dici?- un po' di cioccolata come ci starebbe?- ma davvero devo usare la sugna? la margarina non è la stessa cosa?- al posto del chilo di zucchero, ci sparo una fialetta di aspartame, che ha lo stesso potere dolcificante, sono furba vero?A questo punto, il dubbio mi sorge spontaneo: ma non avevi detto che la mia pastiera ti piaceva? che era la migliore del mondo? Sì? E allora perché cerchi di cambiare la ricetta che ti ho dato?
Cerchi di trasformarla in un dolce macrobiotico, vegano, dietetico... ma la pastiera non è nessuna di queste cose! La pastiera è un dolce opulento, grasso, dolcissimo: è per questo che è buona, è tanto difficile da capire?
Ma va bè, posso anche sorvolare su tutto questo. Posso capire che ognuno reinventa le ricette secondo il proprio gusto, che sperimentare strade nuove è stimolante e costruttivo... sì, certo, come no. Lo riesco a capire fino al momento esatto in cui, dopo aver prodotto la versione light della pastiera, i Vissani del 3° millennio non mi apostrofano con aria imbronciata: "Ehi, la ricetta che mi hai dato è venuta uno schifo! Non è che me ne hai dato una incompleta?"
Ah, davvero? Ma razza di deficiente sottosviluppato paramecio spastico dei miei stivali, tu prima mi violenti una ricetta che la defunta Zia D. e Mamma Marmotta hanno messo a punto in oltre 15 anni di esperimenti e duro lavoro e hai pure il coraggio di lamentarti? Ma soprattutto, non appena si avvicina Marzo, CON QUALE FACCIA TOSTATI PRESENTI ALLA MIA PORTA CHIEDENDO
 "NON È CHE PER PASQUA ME NE FAI UNA?"
Ne vuoi una per Pasqua? E io te la faccio, sicuro. Ma non una pastiera... una scarica di calci in culo, ecco cosa ti faccio!E no, non ve la do la ricetta della pastiera.
CANZONE DEL GIORNO: Ornella Vanoni - Ricetta di donnaBella non è tuttomeglio affascinanteE una volta a letto dev'essere importanteTenera e crudelequando è innamorataMa non avere mieleper la fame di un pirata