Prima del Gate..

DUEDOMANDE AMA


Duedomande ama. Chi, non si sa. E' un affare strano, essere donne. Essere donne richiede consapevolezza e dura resistenza. Duedomande ha un cuore, non è solo penna e fogli. Insomma.. essere Duedomande è più difficile di quanto si possa pensare. E' notte. E' appena passata una volante a tutta velocità con le sirene spiegate. La notte è strana. E' come se si entrasse totalmente in un'altra dimensione. Se solo ci si ferma a guardare il cielo, se solo ci si siede su una panchina di una piazza deserta e si cerca di ascoltare il silenzio del buio. Bisogna respirare profondamente, di notte. Non ci può sfuggire niente. Le giornate di Duedomande passano frenetiche. Bisogna parlare, guardare quel bambino che piange, bisogna ascoltare le persone. Duedomande deve annotare le risposte ed annuire soddisfatta. Quando le verrebbe voglia di scappare via, di non sentire più niente, è costretta a fare buon viso a cattivo gioco. Chi ha una vita impegnata e a stretto contatto con la gente sa di cosa sta parlando Duedomande. Lei sta tutto il giorno seduta e in piedi di fianco a gente di razze diverse, razze strane. Consegue che annusi profumi, o meglio odori, particolari; consegue che ascolti voci a volte stridule, altre baritonali. Da tutto questo ne deriva un vortice di vite, di storie, di mestieri che si intrecciano. Duedomande spesso pensa a quante sono le persone con le quali ha avuto a che fare in questi anni. Ognuna di loro ha dedicato a lei del tempo, le ha concesso un'intervista, ha espresso il suo punto di vista.  Ma di notte, Duedomande si trova di nuovo sola. In mezzo a una piazza, al buio. Anche il fastidioso ronzare del lampione acceso sa tenere compagnia senza essere invadente. Duedomande ama e amerà sempre il silenzio della notte. E' una contraddizione in termini per colei che ha voce da vendere. A volte Duedomande si ferma a pensare. La sua scatola cranica diventa un intricato vincolo di autostrade. Quante notti sono passate da quando è diventata grande? Quante notti ha avuto compagnia e quante notti è invece stata sola? Chi le terrà compagnia domani? E chi non è riuscito a tenerle compagnia oggi? La donna, da sola, di notte, in quel silenzio surreale cerca solo la compagnia di se stessa. Solo questo le serve per ricordarsi di chi sia in realtà, ricordarsi di quello che ha visto e di quello che vorrebbe vedere. La notte e le stelle sono le migliori compagne che aiutino una donna a crescere e a diventare tale..Intricato ah?? Chissà cosa intende Duedomande con tutto questo..A voi l'interpretazione..