Marvelius

Attimi...


  Ho librato tra rupi e scogli, tra le fiamme e le tempeste di mare,su deserti infuocati ho spiegato le mie ali d'argento e quando stanco ho cercato un riparo ho trovato solo sibili d'aria tra la grandine ghiaccia .
 Eppure  i mie occhi hanno visto le meraviglie del creato e la mia pelle saggiato la frusta del tempo senza che una lacrima si sciogliesse in un alito di vento e in questo viaggio lungo tutta una vita non ho avuto un attimo per riavvolgere  il filo della memoria. Solo ora raccolgo, come grani di un rosario, le  gocce dei ricordi, come pietre di mare che gorgogliano  tra la risacca che smuta.  Pongo ai miei piedi biglie di cristallo,  le lascio cadere una a una nella schiuma che va  morendo . Simili a lampi di luce malferma  si rincorrono come fiammelle d'oro luccicante e bruciano nell'attesa della mutazione.
Non ho passato e non ho futuro,ma ciò è solo un inganno al mio presente, alla mia indole dolce e testarda, al cuore che come un mantice aspira nettare d'oltremare. Nel corpo chiuso tra il suo giaco di metallo e alla mente che si arrocca nel suo castellare  resto fuso come nel basalto dei miei sovrumani silenzi. Silenzio è lo spazio che mi circonda nelle notti di luna, Silenzio non Solitudine.  Piccoli fruscii d'ombra tra l'organza smossa dal vento.  Silenzio è il mio nome sussurrato tra corpi indomiti e nudi. Scivola tra le mie labbra come parole corrose da languidi bisbisci e in questo vagare, tra soffici tappeti d'erba, intingo le dita tra la calura d'acque vespertine, come il suggere d'api tra fiori dormienti ...Marvelius