Entro in questa stanza come si entra tra Tenebre d'inchiostro e sono avvolto da un ventaglio d'ombra e spine. Nel petto cuspidi e chiodi a infingersi nelle carni e il respiro un crogiolo di braci fredde e guizzanti. La pelle si imperla di sudore e il fuoco del sangue è febbre di lussuria che arde e consuma. Ha un corpo ambrato che si confonde tra le sete che stringe nelle dita frenetiche e frugano impazienti come un avido pirata nei forzieri di una stiva colma di tesori.
Poi danza sulle corde di note suadenti che sfilano tra le mani i nervi di un piacere senza fine . Si snoda tra i fili della schiena come spire di ofidi torti mentre gli sguardi come condense di smanie e fregole di capricci stillano brame disinvolte che tagliano la frenesia del fiato serrando gli impulsi nel caldo ventre. Profumi dolci e fumigati nei recessi di quel cubicolo di perdizione Afrori d'alba mattutine e umori aspri d'una libidine insoddisfatta si condensano nei pensieri della testa. Languide movenze si plasmano tra mani esperte e avide come coppe in cui versare gocce di rugiada nel cuore della notte.
La guardo come irretito prima di prenderne possessoe nello stupore del visocontemplo ogni sua formanelle cavità oscure di un dromos che stilla resinose goccie di miele Scivolano oltre i segreti di ginecei incustoditi le mie voglie e in questo intreccio che travolge i sensi e la carne ingorda mi perdo come lampo di luce nel cosmo della sua carnalità gaudente ...MARVELIUS