Marvelius

L'ORFF...


     Eppure… qualcosa indugia sul confine dell'attimo nel batter d’una ciglia quando tutto si ferma e li … v’è quella timida dimensione che pochi sanno riconoscere Così chi immagina L'Orff non può che vederlo così con questa tinta cangiante che nel suo maestoso divenire profuma di vita e si colora  di morte …   
  Tra sterpi di sarmenti ho abitato e nei canneti ondeggianti ho eretto la mia dimora Nel deserto ho bivaccato tra strappi di carne e una sete implacabile Con umiltà ho indossato l'aria del mattino sulla pelle d'ambra e nei fili recisi della memoria  ho tessuto le ragnatele del tempo. Ora ...  giunto sulla vertigine di un attimo mi scopro stanco ... così mi piego dinnanzi al mare come scheggia di cuoio intinto nel fango Osservo gli aghi dei ricordi torcersi come spilli di carta  e di essi ne faccio una corona di spine per trarne la rossa linfa sulle mie rive  bianche... 
 MARVELIUS