Marvelius

Per Non Dimenticare...(Ripubblicato)


    Tenera è la mano che disegna tratti d'orizzontelieve come  vento tra i capellinei meandri della sua memoriaNulla distoglie il pensieroche penetra la coltre dei suoi lamentiCome  un fiume che sgorga e scorre  lento si inoltra sulla strada polverosaun filo di uomini dagli sguardi senza pieghedove nascondere un cenno di speranzaDonne dai cuori senza più sanguesi inondano di un ultimo sforzotra  vestiti di  strisce incoloriCosì nel dolce abbandono della resastringono esili mani di bambino nel futuro che va sparendoPassi si confondono con  polvere e sudoreverso un destino che rimorde se stessoLacrime senza più sale si impastano all'aria sterile che  brucia   come le fiamme di un avernoCarnefice è il tempoe chi lo misura avido nella brama del possessoTiranno è il silenzio che non scuotecol suo urlo che fa tremare il tempioMa chiusi restano i varchie serra le oscure  portefinanche l'amico che piega il caponel pianto del cuoreche non trova pace.Morta è l'alba nella notte eternaCosì giace la vita che non'è vitafino al canto che annuncia un altro algoreche miete le messi su quei rossi campi ...Schiere di elmi si mostrano a paratatra opposte legioni vestite di paureSpogliata è la dimensione di un intimità violataderiso è il corpo ... dilaniata l'anima innocentenella feroce ansia della distruzioneche sfila l'umanità dal suo alburno ceppoCosì nel ciclo eterno della sua infermitàogni uomo ha perdutoquel briciolo di lucee va errando senza metanel buio incerto della sua oscurità ...MARVELIUS