Marvelius

Ricordi di un Fauno I


 Aprì  gli occhi per non lasciare andare via l'intimità delle cose rubate dal ventoNel silenzio dipinse le storie ingannate dal tempocome cose ritrovate le toccò tra le dita per vederle sfiorire come camme avvizzite 
Il tempo crudele cancellò le orme dei suoi passicosi restò aggrappato ai ricordi di spuma di mareMa nulla è più sfuggevole di occhi feliciquando il destino riga le veglie del suo incanto Restò immobile tra le sabbie di quel mondo a guardare l'orizzonte inghiottire la memoria di tutte le cose belle che erano statee il volto delle cose vissute e che mai più torneranno. 
Così stese la mano per cercare nel buioil fiore che era cresciuto nel loro giardino Ma ciò che restava era solo il profumo del suo volto su un bianco cuscino ... il tenero ricordo di un amore sbiadito. 
Marvelius