MaryB's world

Mastiki hip hop??


Già a scrivere il titolo, mentalmente ho iniziato a sfregarmi le mani.. ebbene sì, vi voglio far entrare nel "gergo" x eccellenza, qll ke ormai sta diventando (a lezione, sia ben kiaro) la lingua cn cui mi esprimo.. benvenuti nel meraviglioso mondo dell'hip hop!!!Dato ke vi amo tutti incondizionatamente, ma soprattutto voglio far raggiungere il nirvana al mio amico Ale (M.Morgul), ho deciso di scrivervi una specie di mini-glossario sui termini + comuni ke si usano nel mondo dell'hip hop, ke, prima di uno stile di danza, è soprattutto uno stile di vita..
Nato x ribellarsi ai bianki "bene" degli Usa degli anni 70', l'hip hop  è nato negli U.S.A miscela esplosiva di Blak-music, soul, funk e R&B(Rhythm and Blues); in poco tempo si è letteralmente espanso in tutto il mondo, ogni paese l'ha reso in modo suo, cercando di riadattarlo al suo stile di vita.La cultura dell'Hip Hop è variegata: comprende l'amore per la musica ritmata dal d.j. attraverso lo scratch, il cut e il rap, per gli sports "da strada" quali lo skateboard, per l'arte metropolitana del graffitismo, per la break dance.Principalmente l'Hip-Hop ha due grandi divisioni: la East-coast e la West-coast. La costa est è caratterizzata dal casino, la musica e molto più "grezza", i b-boy hanno una mente completamente diversa dai loro compagni della West coast,hanno molti più problemi e casini.Principalmente i b-boy della E-coast sono più poveri, non lo fanno per soldi, e anche se ne hanno non li mettono in mostra.La West-coast è molto diversa: la musica è molto più melodica, la gente molto più tarnquilla. Esaltano la ricchezza, si mettono in mostra con macchinoni, catene d'oro, denti d'oro e anelli tempestati di diamanti.L'Hip-Hop è formato da 4 elementi: Mcing, il Djing, il Writing e il Breaking; ognuno completa l'altro e tutti assieme formano il vero Hip-Hop, quello che "spakka di brutto" per intenderci. La parola chiavedi qst stile è "free style", ovvero l'arte dell'improvvisazione, non come mancanza totale di regole,ma come interpretazione soggettiva ed originale delle regole stesse.Tutto ha avuto inizio dal breaking, cioè doveva esserci qualcuno ke faceva basi x poter far ballare il breaker, ed è da qst necessità ke è nato il dj, subito dopo si è sviluppata anke la figura dell'Mc, cioè colui ke canta sulle basi. L'unico "personaggio" + indipendente forse è il Writer, cioè colui ke disegna.
Ognuno ha il suo compito:L'Mc a.k.a. Master of Ceremony (maestro di cerimonia): è colui ke canta, solitamente mette in rima tutto qll ke vede e qll ke sente; la maggior parte dei testi tratta di argomenti veri e vissuti, e i contenuti sono (ahimè) piuttosto espliciti.Free-style: un'altra specialità, ovvero la capacità di improvvisare, durante basi casuali fatte solitamente con la sola bocca, vere e proprie canzoni in rima riguardanti le situazioni o i pensieri che si stanno vivendo nello stesso momento. Gli Mc's solitamente si sfidano in gare di free-style per dimostrare la loro bravura; molte volte è proprio da questa improvvisazione che nascono poi i pezzi più curati che troviamo in commercio.  Il Dj e/o Bit-Maker: è colui che appoggia tecnicamente l'Mc, è lui che prepara le basi, cerca e trova le sonorità più adatte per il pezzo finito, lo mixa, lo remixa e lo arricchise con scratch, insomma tutto quello che sentiamo oltre alla voce dell'Mc in un pezzo Hip-Hop è opera del suo Dj. Il Writer: è colui che dipinge e teggha (firma col suo nome "d'arte" qualsiasi tipo di superficie), lo sente per necessità, solitamente dipinge con tecniche di Aerosol-art, colpisce muri, tetti, garage, insomma tutto il devastabile.. ultimamente in Italia è in voga dipingere i treni. Vantiamo molti writer veramente validi che possono competre in tutto e per tutto con quelli degli U.S.A.
Il Breaker: è colui che balla, si può presupporre che tutto l'hip-hop sia nato intorno a questa figura, come ho già detto in precedenza. Balla la Break-Dance, fà evoluzioni spettacolari è solitamente è protagonista nelle Jam (ovvero le feste tipiche dei b-boy, occasioni di unione e scambi culturali).Nell'abbigliamento nascono infinite variazioni su una regola-base, una conseguenza diretta dello stile di vita di questa cultura: la comodità.  Quindi via libera a pantaloni over-size, cappelli da marinaio, boots indistruttibili, T-shirt sportive, scarpe e tute da ginnastica personalizzate con scritte, tags e pops (cioè con disegni tipici del graffitismo). Tutto ciò’ non fa solo parte della così detta moda rap, ma ogni singolo indumento ha un ruolo ben preciso nella cultura hip hop; tutti i più famosi rapper non usano il proprio nome, ma utilizzano uno "street-name" per mantenersi in incognito tra le gente.
L’esigenza di non essere riconosciuti parte dal ruolo del Writer, che, dipingendo illegalmente sui muri, usava vestire comodo: i vestiti larghi, le tute e le scarpe da ginnastica, erano utili (e lo sono tuttora) per correre liberamente quando venivano scoperti mentre imbrattavano i muri; gli occhiali scuri, molto grandi e i cappelli portati bassi sulla fronte, per evitare di essere riconosciuti nella notte. E' proprio la notte che accompagna gli artisti delle tele metropolitane, quando tutti dormono loro entrano in azione armati di vernice spray e…fantasia.1200: Technics SL 12000MKII, il giradischi più diffuso nei DJ. AEROSOL ART: arte grafica dell'hip hop, una delle quattro discipline. BACK-SPINNING: rotazione del disco al contrario. BATTLE: tranquilla competizione fra artisti aerosol, dj e ballerini. B-BOY: termine creato nel 1969 da Kool DJ Herc che serve a indicare i Break-Boy e i Boogie-Boy che ballavano ai Block Party, usato quindi per identificare i ragazzi praticanti l' Hip Hop. B-BOYNG: la danza. Una delle quattro discipline. BEAT: ritmo. BLOCK LETTERS: lettere grandi e squadrate adoperate nei tag. BLOCK PARTY: avvenimento Hip Hop da strada. BREAKBEAT: alternare, prolungando il ritmo in maniera alternativa dello stesso disco su due piatti ripuntando quello fuori linea. BREAKDANCE: sinonimo più comune del B-boyng. BREAKER: ballerino di Breakdance. BROTHER/SISTER: persona molto amica e molto vicina. BUTTER: letteralmente morbido come il burro, a indicare una base ben fatta. CHILL,CHILLOUT: relax (rilassati). COOL: a posto, ok,atmosfera giusta, tipo in gamba. CREW: insieme di B-boy con compiti differenti all'interno delle 4 discipline. CROSS FADER: cursore del mixer che permette di praticare lo scratch sul giradischi quando si passa da un piatto all'altro. CUT 'N' MIX: mescolare con nuovo ordine frasi musicali tagliate da differenti brani. DIS-RAP: rime di insulto.  DOPE: in italiano "dopa", droga, aggettivo positivo. ELECTRIC BOOGIE/ELECTRIC BOOGALOO: vecchia scuola del B-boyng. FAT o PHAT: spesso riferito ad un ritmo: potente, grande, perfetto. FLY-GIRL: termine femminile di B-boy. FREESTYLE: improvvisare rime in stile libero, termine italiano: "frista".G-FUNK: suono del G-rap. GHETTO BLUSTER: radio portatile mangianastri. G-RAP: filone legato all'immaginario gangster, "gangsta-rap". GRAFFITI: Aerosol Art, serve ad indicare opere grafiche fatte su treni e muri. HARDCORE: Hip Hop allo stato puro, giusta corrispondenza fra quello che dicono i rappers e la loro vita reale, senza falsità. HEAD SPIN: rotazione sul capo, a definire una figura del ballo Hip Hop. HOMEBOY/HOMEGIRL: amico/amica stretta. HUMAN BEATBOX: suono emesso con la bocca a riprodurre il ritmo della batteria. IN THE HOUSE: essere uniti e presenti. JAM: incontro fra rappers fondato sull'improvvisazione. JEEP BEATS: ritmi con grande distorsione dei bassi, spesso suonati dagli stereo nelle macchine. KANGOL: marca del cappello più usato dai B-boy. LOCK: dreadlock, pettinatura dei rasta giamaicani. LOOP: montaggio di uno o più campionamenti per la creazione di una base. MARIJUANA: nei testi è facile trovarla anche con altri termini come:BROWN, BUDDHA, HASH, POT, METHOD, BAMMER, CANNABIS, SESS, SOUL FOOD, GREEN, HERB, ecc.MC: viene da "Master of Ceremony", ad indicare il rapper. MCEEING: fare il rap. MIC: microfono. MOTHERFUCKER: falso, persona non rispettabile,infame, ma può essere usato in tono affettuoso per gli amici più intimi. NEW SCHOOL: seconda generazione dell'Hip Hop, dal '85 al '88. NICKNAME: identità Hip Hop del B-boy o della Fly-girl, soprannome, nome d'arte. NIGGA: nigger, termine corrispondente del dispregiativo italiano "negro", può anche essere usato come espressione positiva ad indicare un amico,fratello. OLD SCHOOL: prima generazione dell' Hip Hop, dal '78 al '84. P-FUNK: suono che si ispira ai gruppi Parliament e Funkadelic. PIECE: masterpiece, capolavoro, in italiano "pezzo", ad indicare una grandiosa e completa opera di aerosol. POSSE: gruppo, sinonimo di crew. RAGGAMUFFIN: rap giamaicano. RAP: arte di creare rime su ritmi Hip Hop.Una delle quattro discipline. RAPPER: colui che fa rap. RAW: stile vero, hardcore. SAMPLE: campionamento, frammento tratto da un disco. SAMPLER: campionatore. SCRATCH: manipolazione della puntina del giradischi che graffia sui solchi del disco producendo ritmo e rumore. SEQUENCER: macchina che si usa con il campionatore e serve a trasformare e dissociare le frequenze. SNEAKERS: scarpe sportive spesso da basket. SOUND SYSTEM: sistema trsportabile per discoteche da strada. SUCKER: falso, bugiardo, contrario di hardcore. TAG: scrivere con la bomboletta il proprio nickname. THROW-UP: semplice graffito, spesso a due colori.TURNTABLISM: arte della manipolazione del giradischi.Una delle quattro discipline. WHEELS OF STEEL: "ruote d'acciaio", i due giradischi del dj. WILD STYLE: stile evoluto, spesso illeggibile dei tag. YO: viene da "you all", saluto tra B-boy.