MaryB's world

Hip hop beats


Cari amici della community, sn felice ke la mia "lezione" sia stata di vostro gradimento.. mi auguro ke abbiate raggiunto in molti il Nirvana e spero di nn essere stata troppo noiosa (in effetti ho scritto un post piuttosto lungo).A grande rikiesta, pubblico la seconda "parte" della lezione, ke xò è molto più concreta rispetto alla prima: infatti, spiego nel dettaglio le tecniche di danza hip hop (ce n'è più di una), la differenza tra musica e bit, e cm si svolge la coreografia (il rapporto cn la musica, la coordinazione, ecc.).. PRONTI????
TECNICHE DI DANZA HIP-HOP Anche se la vera danza che rappresenta l'hip hop è la breakdance, oggi si possono incontrare diversi ballerini che hanno sviluppato generi differenti per rappresentarne le diverse sfaccettature. Possiamo individuare 3 generi: Funk (R&B): E' il genere ke si avvicina di + alla danza moderna. L'esecuzione dei passi è per lo più in piedi. Le coreografie prendono forma anche usando passi standard presi in prestito dalla danza, creando cosi una fusione e costruendo uno stile che si può definire televisivo o videodance. Gli istruttori più aggiornati si avvicinano all'electric boogie creando un genere quasi professionale.Electric Boogie: E' un genere di danza che prende forma quasi completamente da sola, è difficile ritrovarne passi e figure in altre danze. La particolarità di questa danza è quella di riuscire a separare ogni singola articolazione del corpo, riunendole in una sorta di scossa elettrica o meglio in un insieme di onde che passano da un estremo all'altro del corpo, con una fluidità singolare e uniche nel loro genere. Una parte di questa danza sembra influenzata dalla cultura dei mimi riportando in forma prettamente personale alcuni delle figure più importanti come: lo specchio, la corda, il muro ecc. Breakdance (b-boing): Nasce come una sorta di sfida che mira a mostrare ciò che di meglio il ballerino sa fare, forse per questo il virtuosismo ha preso il sopravvento, creando una fusione tra acrobati, ginnasti e ballerini: le loro evoluzioni racchiudono le tecniche più difficili delle discipline elencate, cercando di legarle insieme in sequenze uniche che fanno della Breakdance uno stile singolare nei suoi movimenti. Non a caso la maggior parte dei breaker "ci mette del suo", quindi può capitare anche che in un "contest" (sfida tra 2 o più breakers) chi ha studiato danza classica si metta a danzare come Roberto Bolle (primo ballerino della Scala)!!!
MUSICA E BIT La musica Rap gira intorno ai 90 BPM fino ad arrivare a 100 BPM, tenendo presente che spesso si scende fino a 80 BPM e si sale anche a 120/130 BPM.La differenza della velocità crea un modo e uno stile diverso di ballare.P.S. BPM= beats per minute (battiti per minuto), vale a dire il numero di battute musicali che si trovano in 60 secondi.RAPPORTO COREOGRAFIA MUSICA (Tempo e Controtempo)La musica si divide in 4/4: all'interno si trovano battute in battere e in levare (verso il basso e verso l'alto: se proviamo a battere il tempo su qualunque superficie, vediamo la mano andare in battere e in levare = 1 e 2 e 3 e 4 e 5 e 6 e 7 e 8, dove il numero è il battere e la " e " è il levare).A lezione si può "semplificare" il tutto usando prevalentemente il battere e, in un secondo tempo, lavorare anche in levare: è preferibile  partire in battere e terminare in battere, quindi 3 movimenti equivalgono a 3 conteggi in battere. 3 movimenti possono equivalere però anche a 2 conteggi se si lavora anche in levare!! Per il resto dei conteggi, il discorso non cambia: 5M/3L - 7M/4L - 9M/5L - 11M/6L - 13M/7L - 15M/8LM = Movimenti lavorati in Battere L = Movimenti lavorati in Battere e LevareCoreograficamente parlando, i movimenti possono prendere il posto del battere e del levare a proprio piacimento creando così movimenti più o meno fluidi.RAPPORTO COREOGRAFIA COORDINAZIONE (Gambe, Braccia, Testa, Mani, Gomiti, Spalle)In una sequenza coreografica si può vedere che ogni parte del corpo spesso si muove in maniera diversa rispetto ad altre: il tutto avviene contemporaneamente, o in maniera isolata. In una lezione di solito si crea una base con le gambe (sequenza di passi) e in un secondo momento si possono aggiungere elementi in più (braccia, testa, ecc.). Bisogna considerare una serie di concetti: Unilateralità e Bilateralità: un movimento è unilaterale se si muove un braccio solo, bilaterale se si muovono entrambe le braccia contemporaneamente.Bilaterale simmetrico o asimmetrico: un movimento è bilaterale simmetrico se le braccia fanno lo stesso movimento contemporaneamente. Un movimento è bilaterale asimmetrico se il braccio destro e quello sinistro fanno un movimento diverso contemporaneamente.Complementare o in opposizione: questi termini si riferiscono alla relazione tra gambe e braccia. I movimenti complementari si hanno quando si muovono braccio e gamba destra o braccio e gamba sinistra. I movimenti in opposizione si hanno quando si muovono la gamba destra e il braccio sinistro (o viceversa).
LA COORDINAZIONE Tra le capacità di fondo da "allenare" e si trova al primo posto. Buone capacità coordinative possono compensare "insufficienze"  di forza o durata in muscoli poco "tonici". Attraverso la ripetizione sistematica di uno stesso movimento si può trasformare una goffa sequenza di micro movimenti impacciati in una fluida, e soprattutto efficace, azione motoria, eseguita più velocemente. L'azione diventa quasi automatica e non richiede "l'attenzione" della volontà per tutti i singoli passi che costituiscono il processo (ad es. guidare o andare in bici).Tali schemi una volta fissati nella memoria sono stabili nel tempo e nella maggior parte dei casi possono essere "richiamati" anche a distanza di molti anni.  Questa stabilità motoria è tanto maggiore quanto più è automatico lo schema motorio: è più facile che il corpo dimentichi schemi elaborati piuttosto che quelli più complessi.La coordinazione si divide in: DESTREZZA e AGILITA'.La destrezza riguarda la coordinazione precisa di movimenti di singole parti del corpo. L'agilità è la coordinazione poco differenziata dell'intero movimento. L'agilità si sviluppa prima della destrezza. L'allenamento alla coordinazione influenza due sistemi coordinativi muscolari: il primo intramuscolare, che analizza le richieste energetiche in base all'intensità dello stimolo, dopo di che smette di "impiegare" determinate fibre muscolari all'interno del muscolo sollecitato. Le prestazioni diventano così più lunghe, perchè le fibre muscolari impegnate si alternano durante l'esecuzione del movimento. Il secondo intermuscolare migliora la coordinazione tra gli agonisti e gli antagonisti, sincronizzando le fasi di contrazione degli uni con quelle di decontrazione degli altri. Questo permette movimenti fluidi e controllati migliorando la percezione corporea.