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Gli Mdv al terzo disco


COSENZA Sul lungo fiume Crati di Cosenza è stato presentato ufficialmente il terzo cd dei Musicanti del Vento, giovane band fautrice del folk-rock che ha lanciato il disco “Al circo del poeta matto”. Tante persone hanno dato la loro “benedizione” al terzo lavoro effettuato dalla band in pochi anni, che non può considerarsi più una sorpresa. I ragazzi degli Mdv, come dimostrato anche nell’ultimo concerto, hanno perfezionato la loro musica per offrire ai tanti fan un prodotto degno di qualità. La formazione musicale si è allargata e ora comprende: Fabio Nicoletti (voce, chitarra classica, testi e musiche), Paolo Presta (fisarmonica e organetto), Daniele Nicoletti (basso elettrico), Ciroberto Caputo (tromba), Antonio De Paoli (violino), Giuseppe Di Nardo (chitarra classica, elettrica e mandolino), Gabriele Di Nardo alla batteria e Monica Rovito come mimo performer. Tanta era l’attesa interna vissuta nel gruppo, che, dopo essersi un po’ smarrito, ha ritrovato le giuste motivazioni per continuare a lavorare musicalmente, alternando allegre ballate a temi di denuncia sociale. Gli Mdv, soddisfatti per la buona cornice di pubblico, hanno eseguito i loro brani con grande attenzione,  per valorizzare al meglio la loro ultima opera :«Questo è un disco introspettivo – affermano i ragazzi del gruppo cosentino - ed è un viaggio intimo attraverso le più svariate angolazioni. È l’affermazione in piena coscienza dell’individuo che fa comunità, pur mantenendo integro e riconoscibile il suo volto, il suo senso critico Ad ogni personaggio è affidato il compito di confutare maniere, abitudini e verità buttateci addosso come uniche alternative, con le musiche che seguono come ombre questo viaggiare. Non si avverte l’esigenza di intrappolare il tutto sotto un’etichetta, un genere, proprio perché anche le musiche vestono a pennello la volontà di scindere e sfaccettare l’unità di veduta, raccontando la vita attraverso gli occhi di tutti». Inevitabili e tangibili sono le ripercussioni del non brillante periodo storico, e a volte nei brani si è potuto quasi toccare con mano lo smarrimento, la povertà spirituale, la confusione ed il grande vuoto nell’animo della gente. Il messaggio conclusivo del gruppo si conclude con la riappacificazione tra l’uomo e la natura, per dare un segnale positivo alla società.mas.man.calabria ora 20-7-12