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Approvato schema di convenzione per impianto rifiuti


BISIGNANO Passa in consiglio comunale l’approvazione sulla piattaforma tecnologica dei rifiuti, primo passo verso la realizzazione di questa struttura, che sarà ubicata in contrada Muccone e ospiterà i rifiuti di tutta la Calabria settentrionale, stimati in 180mila tonnellate. In circa tre ore e mezza di assise, i politici hanno dibattuto su quest’unico punto all’odg con un buon pubblico a seguire l’andamento dei lavori. È stato l’assessore all’Ambiente, Damiano Grispo, ad aprire le danze, spiegando le buone intenzioni dell’amministrazione nell’approvare lo schema di convenzione con la Regione Calabria: «I cittadini non possono che trarne benefici – ha aggiunto – con vantaggi per la salute, la tutela del territorio e anche in termini economici. Noi miriamo a questi obiettivi, con la scelta di Bisignano che è ricaduta per logica, in quanto collocata eccezionalmente, senza creare difficoltà». Il sistema di questa piattaforma dovrebbe quindi servire alla prevenzione, alla riutilizzazione e al riciclaggio e al recupero energetico, con altri benefici come l’occupazione di cinquanta - sessanta unità lavorative e un cospicuo indennizzo che spetterebbe alle casse comunali. L’opposizione, con Francesco Lo Giudice, muove subito le prime perplessità: «Esprimiamo la nostra contrarietà a quest’operazione – commenta Lo Giudice – non per la natura dell’impianto ma per le modalità discutibili con le quali s’impone. Questa scelta è palesemente contraria rispetto a quella fatta nel 1999 sul rifiuto al termovalorizzatore e più recentemente con l’impianto a biomasse. I 50-60 posti dichiarati non sono attendibili e tutti i camion che arriveranno renderanno non ospitabile la nostra valle». L’opposizione rumoreggia, chiedendo già un rinvio del consiglio di qualche giorno (opzione che sarà rifiutata), e anche il consigliere Roberto Cairo ha manifestato il suo stupore per la tempistica di quest’operazione, affermando inoltre: «La raccolta differenziata porta a porta sul territorio è stata un fallimento. Inoltre, sono preoccupato perché nella nostra zona c’è già un indice tumorale molto più alto rispetto alla media nazionale». La maggioranza, da par suo, ha replicato con l’assessore Mario D’Alessandro: «La maggior parte di noi consiglieri proviene dalla valle e ne conosce le situazioni. L’opposizione probabilmente fa polemica solo perché avrà minori chance di entrare in gioco nel futuro». Nella tambureggiante seduta comunale, spazio anche per gli assessori Francesco Falcone e Andrea Algieri, mentre Francesco Fucile, capogruppo di “Bisignano al centro” ha evidenziato tutte le incongruenze con un’analisi meticolosa. Il veleno, però, sta proprio nella coda e, al momento di esprimere il proprio voto, è scoppiata una baruffa verbale tra il sindaco Umile Bisignano e lo stesso Fucile, al quale per due volte staccano il microfono. Il punto viene approvato e tutti tornano a casa, con polemiche vistose anche all’uscita della sala consiliare: segnale di una dialettica tornata a essere incandescente. mas.man.L'ora della Calabria 30-10-2013