“La COSIL precari Cosenza a sostegno degli LSU, LPU e Lavoratori in mobilità in deroga calabresi” La situazione in cui si trovano i 5200 lavoratori LPU ed LSU calabresi appare sempre più preoccupante. Questi lavoratori che da anni lavorano con professionalità negli enti pubblici si trovano in una condizione di allarmante precarietà, in balia di norme passeggere e coperture finanziare mai concretizzate. Il ritardo sul fronte della stabilizzazione è accentuato enormemente da un disinteresse crescente da parte del governo nazionale. Il governo regionale, poi, non ha certo meno meriti negativi al riguardo, nonostante gli impegni assunti, non dà consistenti chiarimenti in merito alla reperibilità dei fondi necessari a garantire il rinnovamento dei progetti fino al 31 dicembre, e chiarimenti anche in merito alla possibilità di sanare i crediti arretrati dei lavoratori. Per di più la Regione Calabria non ha nemmeno il coraggio di assumersi la responsabilità di difendere i propri lavoratori, attraverso un atteggiamento irresponsabile, che non fa altro che rendere sempre più prossima l’esplosione dell’ennesima bomba sociale nella nostra terra. Conseguenza immediata di una tale situazione sarebbe il danno arrecato agli enti locali, dove queste unità di personale da anni hanno offerto il loro contributo di collaborazione ricoprendo ruoli di responsabilità, e contribuendo a determinare il funzionamento delle macchine amministrative. Non si è mai cercato di promuovere concretamente un programma di assunzioni che legittimasse il lavoro che quotidianamente svolgono LSU e LPU. Il sindacato COSIL precari, anche attraverso la persona del coordinatore provinciale Federico Donatello, sostiene i precari LSU ed LPU calabresi, che in questi giorni stanno cercando di lottare per far valere i propri diritti. Oltre ai precari LSU ed LPU, il sindacato COSIL precari si sta impegnando anche sul fronte dei lavoratori in mobilità in deroga della Regione Calabria, che ad oggi, nonostante le varie proteste dei lavoratori e comunicati stampa delle varie sigle sindacali, non hanno ancora visto pervenuti i sussidi dovuti. Di recente la Regione Calabria ha annunciato un piano di sostegno al reddito per i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, come se questo piano fosse in grado di risolvere definitivamente i loro problemi. Come si può sottovalutare il dramma che vivranno questi lavoratori che vedranno strapparsi il loro futuro ? Come si potrà andare avanti senza una prospettiva dignitosa di vita? Perché non sono previsti gli oneri contributivi per loro? In quale azienda saranno stabilizzati in Calabria se aziende non ce ne sono più ? e di quale auto impiego parliamo in una fase di crisi drammatica dove tante piccole aziende artigiane hanno chiuso e continuano a chiudere? Le istituzioni nazionali e regionali, la politica tutta, si pone veramente il problema del dramma che vivono questi ex lavoratori? Occorre un impegno reale della Regione Calabria nei confronti di questi lavoratori. Sarebbe opportuno individuare ed attuare necessari e consoni interventi di natura finanziaria, individuare risoluzioni regionali in grado di realizzare la stabilizzazione dei lavoratori precari, e individuare anche risoluzioni capaci di inserire nel mondo del lavoro quei lavoratori che attendono ormai da troppo tempo un opportunità di svolta, quali i lavoratori in mobilità in deroga. Coordinatore provinciale COSIL precari Donatello Federico
Lsu - Lpu è battaglia
“La COSIL precari Cosenza a sostegno degli LSU, LPU e Lavoratori in mobilità in deroga calabresi” La situazione in cui si trovano i 5200 lavoratori LPU ed LSU calabresi appare sempre più preoccupante. Questi lavoratori che da anni lavorano con professionalità negli enti pubblici si trovano in una condizione di allarmante precarietà, in balia di norme passeggere e coperture finanziare mai concretizzate. Il ritardo sul fronte della stabilizzazione è accentuato enormemente da un disinteresse crescente da parte del governo nazionale. Il governo regionale, poi, non ha certo meno meriti negativi al riguardo, nonostante gli impegni assunti, non dà consistenti chiarimenti in merito alla reperibilità dei fondi necessari a garantire il rinnovamento dei progetti fino al 31 dicembre, e chiarimenti anche in merito alla possibilità di sanare i crediti arretrati dei lavoratori. Per di più la Regione Calabria non ha nemmeno il coraggio di assumersi la responsabilità di difendere i propri lavoratori, attraverso un atteggiamento irresponsabile, che non fa altro che rendere sempre più prossima l’esplosione dell’ennesima bomba sociale nella nostra terra. Conseguenza immediata di una tale situazione sarebbe il danno arrecato agli enti locali, dove queste unità di personale da anni hanno offerto il loro contributo di collaborazione ricoprendo ruoli di responsabilità, e contribuendo a determinare il funzionamento delle macchine amministrative. Non si è mai cercato di promuovere concretamente un programma di assunzioni che legittimasse il lavoro che quotidianamente svolgono LSU e LPU. Il sindacato COSIL precari, anche attraverso la persona del coordinatore provinciale Federico Donatello, sostiene i precari LSU ed LPU calabresi, che in questi giorni stanno cercando di lottare per far valere i propri diritti. Oltre ai precari LSU ed LPU, il sindacato COSIL precari si sta impegnando anche sul fronte dei lavoratori in mobilità in deroga della Regione Calabria, che ad oggi, nonostante le varie proteste dei lavoratori e comunicati stampa delle varie sigle sindacali, non hanno ancora visto pervenuti i sussidi dovuti. Di recente la Regione Calabria ha annunciato un piano di sostegno al reddito per i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, come se questo piano fosse in grado di risolvere definitivamente i loro problemi. Come si può sottovalutare il dramma che vivranno questi lavoratori che vedranno strapparsi il loro futuro ? Come si potrà andare avanti senza una prospettiva dignitosa di vita? Perché non sono previsti gli oneri contributivi per loro? In quale azienda saranno stabilizzati in Calabria se aziende non ce ne sono più ? e di quale auto impiego parliamo in una fase di crisi drammatica dove tante piccole aziende artigiane hanno chiuso e continuano a chiudere? Le istituzioni nazionali e regionali, la politica tutta, si pone veramente il problema del dramma che vivono questi ex lavoratori? Occorre un impegno reale della Regione Calabria nei confronti di questi lavoratori. Sarebbe opportuno individuare ed attuare necessari e consoni interventi di natura finanziaria, individuare risoluzioni regionali in grado di realizzare la stabilizzazione dei lavoratori precari, e individuare anche risoluzioni capaci di inserire nel mondo del lavoro quei lavoratori che attendono ormai da troppo tempo un opportunità di svolta, quali i lavoratori in mobilità in deroga. Coordinatore provinciale COSIL precari Donatello Federico