Dopo aver intravisto dei dati Auditel di un certo rilievo già domenica scorsa (la “Domenica Sportiva” ha battuto 90°minuto, pur con un milione e duecentomila spettatori…), un dubbio mi ha inseguito per tutta la settimana: ha senso far durare 90°minuto per quasi due ore? Soprattutto…ha senso farlo durare due ore quando la Lega Calcio piazza ben tre partite alle 15 e sei orari diversi in un turno di campionato? Ho perso ormai le speranze nel cercare di capire le mosse della Rai che, televisivamente parlando, è capace di darsi una zappata in testa e, nel dubbio, prendere l’arnese e buttarselo ai piedi e alle mani contemporaneamente.Globalmente va un po’ meglio del previsto. Marco Mazzocchi capisce di non dover gridare a 150 decibel e cambiano in parte i suoi ospiti. Rimangono in sella Jacopo Volpi (che sparisce per un’ora) e Angelo Di Livio, dileggiato per i suoi tagli di capelli in quell’appendice finale. Ospiti variabili sono il supporter milanista Gianluca Zambrotta, che dimentica di essere praticamente nato, pasciuto e cresciuto nella Juventus, e il ripescato Beppe Dossena, di cui non se ne sentiva la mancanza.La copertina di Enrico Testa rischia di essere un appuntamento fisso, mentre di gare come Cesena-Empoli 2-2 ne sarà pieno il campionato: la commenta un Cristiano Piccinelli in odore di lancio per la stagione in corso.Tocca a Giacomo Capuano il funambolico Chievo-Parma 2-3, commentando le gesta di Antonio Cassano e soprattutto di Massimo Coda che poco prima, a “Stadio Sprint”, ha regalato con Saverio Montingelli un compendio di grammatica difficilmente ripetibile.
90°minuto puntata del 21 settembre 2014
Dopo aver intravisto dei dati Auditel di un certo rilievo già domenica scorsa (la “Domenica Sportiva” ha battuto 90°minuto, pur con un milione e duecentomila spettatori…), un dubbio mi ha inseguito per tutta la settimana: ha senso far durare 90°minuto per quasi due ore? Soprattutto…ha senso farlo durare due ore quando la Lega Calcio piazza ben tre partite alle 15 e sei orari diversi in un turno di campionato? Ho perso ormai le speranze nel cercare di capire le mosse della Rai che, televisivamente parlando, è capace di darsi una zappata in testa e, nel dubbio, prendere l’arnese e buttarselo ai piedi e alle mani contemporaneamente.Globalmente va un po’ meglio del previsto. Marco Mazzocchi capisce di non dover gridare a 150 decibel e cambiano in parte i suoi ospiti. Rimangono in sella Jacopo Volpi (che sparisce per un’ora) e Angelo Di Livio, dileggiato per i suoi tagli di capelli in quell’appendice finale. Ospiti variabili sono il supporter milanista Gianluca Zambrotta, che dimentica di essere praticamente nato, pasciuto e cresciuto nella Juventus, e il ripescato Beppe Dossena, di cui non se ne sentiva la mancanza.La copertina di Enrico Testa rischia di essere un appuntamento fisso, mentre di gare come Cesena-Empoli 2-2 ne sarà pieno il campionato: la commenta un Cristiano Piccinelli in odore di lancio per la stagione in corso.Tocca a Giacomo Capuano il funambolico Chievo-Parma 2-3, commentando le gesta di Antonio Cassano e soprattutto di Massimo Coda che poco prima, a “Stadio Sprint”, ha regalato con Saverio Montingelli un compendio di grammatica difficilmente ripetibile.