Un’altra domenica fatta a spezzatino, smembrata senza nessuna ragione. Tre ore in più di riposo alle partecipanti dell’Europa League fanno la differenza, oppure fanno l’audience di Sky e Mediaset Premium? La risposta è scontata, soprattutto se consideriamo che le televisioni a pagamento sono, giorno dopo giorno, padrone del calcio italiano, non considerando quella fascia di popolazione (neanche tanto piccola) che, presa soprattutto dal campare a fine mese, non può e non potrà mai abbonarsi alle due emittenti. Resta la Rai, rimane 90° minuto, o quella specie di programma che è diventato, dopo l’esonero di Franco Lauro. Un mix tra talk show, immagini e l’immancabile angolo della chiacchiera da mandare in onda, dopo qualche partita di volley o tamburello, in diretta sul 57 o sul 58 del digitale terrestre. Pazienza. Ci meravigliamo di tutto ciò solo noi che, morti di fame o tradizionalisti, ci ostiniamo ad avere il magone intorno alle 18 per vedere i gol e le azioni degli incontri. E ci meravigliamo ancor di più di un dato assurdo, ovvero della precedente puntata che ha fatto registrare un’audience di un milione e settecentotrentamila spettatori circa: Verona-Milan era il match clou, ma vuoi vedere che qualche ragione l’ho avuta anch’io nelle scorse settimane?La puntata è da pazzi. Succede di tutto. Già da Enrico Varriale, a “Stadio Sprint” si capisce che la giornata regala perle, come quella di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria: «Caccia via quel filippino» (riferendosi al caos dell’Inter), mentre 90° minuto non è, non può essere da meno. Partendo da Marco Mazzocchi, Jacopo Volpi, Tiziano Pieri, e i compagnoni della domenica, ovvero Ubaldo Righetti (un solo e inutile gol in Serie A) e Riccardo Zampagna, rovescio dunque sono. C'è anche un frame di un servizio di Luigi Necco con Corrado Ferlaino e Dino Viola, mentre per omaggiare Beppe Viola si ripesca un'intervista fatta in un tram a Gianni Rivera, commentata all'epoca da Bruno PizzulGli anticipi sono commentati da Cristiano Piccinelli per Empoli-Cagliari 0-4 e Giacomo Capuano per Parma-Sassuolo 1-3: soprattutto quest’ultimo azzecca tutto il necessario visto nel derby emiliano. L’ottava giornata di campionato, dopo la sigla, mostra anche qualche servizio della domenica, partendo da Alberto Rimedio per Chievo-Genoa 1-2. Il bello accade, più o meno, un’oretta dopo. Alberto Rimedio si avvicina al presidente veronese Luca Campedelli che sta uscendo dallo stadio, dopo aver parcheggiato uno spider rosso anche pieno di fango: «Presidente, una battuta?», Rimedio docet. «Non faccio una battuta da un anno», l’allegria di Campedelli.
90°minuto, puntata del 26 ottobre 2014
Un’altra domenica fatta a spezzatino, smembrata senza nessuna ragione. Tre ore in più di riposo alle partecipanti dell’Europa League fanno la differenza, oppure fanno l’audience di Sky e Mediaset Premium? La risposta è scontata, soprattutto se consideriamo che le televisioni a pagamento sono, giorno dopo giorno, padrone del calcio italiano, non considerando quella fascia di popolazione (neanche tanto piccola) che, presa soprattutto dal campare a fine mese, non può e non potrà mai abbonarsi alle due emittenti. Resta la Rai, rimane 90° minuto, o quella specie di programma che è diventato, dopo l’esonero di Franco Lauro. Un mix tra talk show, immagini e l’immancabile angolo della chiacchiera da mandare in onda, dopo qualche partita di volley o tamburello, in diretta sul 57 o sul 58 del digitale terrestre. Pazienza. Ci meravigliamo di tutto ciò solo noi che, morti di fame o tradizionalisti, ci ostiniamo ad avere il magone intorno alle 18 per vedere i gol e le azioni degli incontri. E ci meravigliamo ancor di più di un dato assurdo, ovvero della precedente puntata che ha fatto registrare un’audience di un milione e settecentotrentamila spettatori circa: Verona-Milan era il match clou, ma vuoi vedere che qualche ragione l’ho avuta anch’io nelle scorse settimane?La puntata è da pazzi. Succede di tutto. Già da Enrico Varriale, a “Stadio Sprint” si capisce che la giornata regala perle, come quella di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria: «Caccia via quel filippino» (riferendosi al caos dell’Inter), mentre 90° minuto non è, non può essere da meno. Partendo da Marco Mazzocchi, Jacopo Volpi, Tiziano Pieri, e i compagnoni della domenica, ovvero Ubaldo Righetti (un solo e inutile gol in Serie A) e Riccardo Zampagna, rovescio dunque sono. C'è anche un frame di un servizio di Luigi Necco con Corrado Ferlaino e Dino Viola, mentre per omaggiare Beppe Viola si ripesca un'intervista fatta in un tram a Gianni Rivera, commentata all'epoca da Bruno PizzulGli anticipi sono commentati da Cristiano Piccinelli per Empoli-Cagliari 0-4 e Giacomo Capuano per Parma-Sassuolo 1-3: soprattutto quest’ultimo azzecca tutto il necessario visto nel derby emiliano. L’ottava giornata di campionato, dopo la sigla, mostra anche qualche servizio della domenica, partendo da Alberto Rimedio per Chievo-Genoa 1-2. Il bello accade, più o meno, un’oretta dopo. Alberto Rimedio si avvicina al presidente veronese Luca Campedelli che sta uscendo dallo stadio, dopo aver parcheggiato uno spider rosso anche pieno di fango: «Presidente, una battuta?», Rimedio docet. «Non faccio una battuta da un anno», l’allegria di Campedelli.