Decima giornata di Serie A, con 90° minuto e la solita banda a corredo. Marco Mazzocchi e Jacopo Volpi evitano qualche ricamo di troppo, Tiziano Pieri capisce che soltanto nei “Tempi Supplementari” ha diritto al tavolo buono, e gli ospiti Giuseppe Galderisi e Francesco Colonnese sanno che in due ore devono trovare stimoli e capricci. Gli anticipi, tre in tutto, sono il motore di partenza. Mazzocchi sbaglia ad attribuire la paternità del servizio di Napoli-Roma 2-0: non è di Stefano Mattei (al quale tocca Parma-Inter 2-0, e gli tocca sempre il sabato sera) ma di Marco Lollobrigida, che nomina come peggiore in campo Francesco Totti e viene pure bacchettato in studio. Uno strano effetto mi pervade nel sentire Federico Calcagno, dotato di pause d’interpunzione, per Empoli-Juventus 0-2. Sembra quasi un nastro riavvolto al rallentatore. C’è la sigla e arriva anche un curioso frame dal passato: Emanuele Giacoia confondeva Paolo Valenti con Gianni Ameri. Un altro ricordo arriva da Lamberto Sposini che da Perugia raccontava dell’arbitro Lattanzi che si era mangiato un’arancia per stemperare gli animi.
90° minuto, puntata del 2 novembre 2014
Decima giornata di Serie A, con 90° minuto e la solita banda a corredo. Marco Mazzocchi e Jacopo Volpi evitano qualche ricamo di troppo, Tiziano Pieri capisce che soltanto nei “Tempi Supplementari” ha diritto al tavolo buono, e gli ospiti Giuseppe Galderisi e Francesco Colonnese sanno che in due ore devono trovare stimoli e capricci. Gli anticipi, tre in tutto, sono il motore di partenza. Mazzocchi sbaglia ad attribuire la paternità del servizio di Napoli-Roma 2-0: non è di Stefano Mattei (al quale tocca Parma-Inter 2-0, e gli tocca sempre il sabato sera) ma di Marco Lollobrigida, che nomina come peggiore in campo Francesco Totti e viene pure bacchettato in studio. Uno strano effetto mi pervade nel sentire Federico Calcagno, dotato di pause d’interpunzione, per Empoli-Juventus 0-2. Sembra quasi un nastro riavvolto al rallentatore. C’è la sigla e arriva anche un curioso frame dal passato: Emanuele Giacoia confondeva Paolo Valenti con Gianni Ameri. Un altro ricordo arriva da Lamberto Sposini che da Perugia raccontava dell’arbitro Lattanzi che si era mangiato un’arancia per stemperare gli animi.