Kostas Mitroglou, un uomo a metà. Ha fatto benissimo nei campionati ellenici, non si è ripetuto al mondiale. Le speranze della Grecia erano fondate su questo centravanti di belle speranze, classe 1988, che negli anni passati ha attirato l’attenzione di tutti i top club d’Europa. Al mondiale, però, la sua è stata, appunto, una storia a metà, l’epopea di un attaccante che si è improvvisamente smarrito. Il minutaggio è stato impietoso e alcune volte anche incomprensibile. Ha giocato venticinque minuti contro la Colombia, trentacinque contro il Giappone (richiamato in panchina dopo l’espulsione di Katsouranis per bilanciare la squadra), è rimasto in panchina a guardare il match degli ellenici contro la Costa d’Avorio, deciso da alcuni “vecchietti” come Samaras, ed è stato un incompiuto contro Keylor Navas, il portiere para tutto del Costa Rica. Eppure, quello appena trascorso poteva essere il suo mondiale, ma evidentemente il 2014 non è proprio il suo anno fortunato. Acquistato per la bellezza di quasi quindici milioni di euro dal Fulham, in Premier League il suo esordio è stato un fiasco, con tre partite giocate, infortuni e la retrocessione della squadra londinese. È stato l’emblema del fallimento della squadra di Al Fayed, che poteva risalire la china e la classifica in Premier ma ha subito sventure di ogni genere, ritrovandosi attualmente in Championship (la nostra Serie B) con ingaggi e fardelli poco piazzabili, un po’ come successo già al QPR. Mitroglou ora è
Mitroglou, bomber greco
Kostas Mitroglou, un uomo a metà. Ha fatto benissimo nei campionati ellenici, non si è ripetuto al mondiale. Le speranze della Grecia erano fondate su questo centravanti di belle speranze, classe 1988, che negli anni passati ha attirato l’attenzione di tutti i top club d’Europa. Al mondiale, però, la sua è stata, appunto, una storia a metà, l’epopea di un attaccante che si è improvvisamente smarrito. Il minutaggio è stato impietoso e alcune volte anche incomprensibile. Ha giocato venticinque minuti contro la Colombia, trentacinque contro il Giappone (richiamato in panchina dopo l’espulsione di Katsouranis per bilanciare la squadra), è rimasto in panchina a guardare il match degli ellenici contro la Costa d’Avorio, deciso da alcuni “vecchietti” come Samaras, ed è stato un incompiuto contro Keylor Navas, il portiere para tutto del Costa Rica. Eppure, quello appena trascorso poteva essere il suo mondiale, ma evidentemente il 2014 non è proprio il suo anno fortunato. Acquistato per la bellezza di quasi quindici milioni di euro dal Fulham, in Premier League il suo esordio è stato un fiasco, con tre partite giocate, infortuni e la retrocessione della squadra londinese. È stato l’emblema del fallimento della squadra di Al Fayed, che poteva risalire la china e la classifica in Premier ma ha subito sventure di ogni genere, ritrovandosi attualmente in Championship (la nostra Serie B) con ingaggi e fardelli poco piazzabili, un po’ come successo già al QPR. Mitroglou ora è