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- GIUSEPPE MARIA GIULIETTI
- Nato a Casteggio (Pavia) il 28 dicembre 1847 da Giulio e da Teresa
- Venco. Studia nel collegio Nazionale di Voghera, quindi si arruola nel 4°
- Reggim ento del Corpo Volontari italiani e com batte a Vezza d'Oglio il 4
- luglio 1866 contro gli austriaci. Nel 1871 si sposa con Berenice Cerri dalla
- quale ha il figlio Giuliano nel 1872. Rimasto vedovo, gravita a Genova
- nell'ambiente di Gi acom o Doria che lo inserisce nella seconda spedizione
- Martini Bernardi che tornava allo Scioa per portare aiuti alla spedizione
- Antinori. Si imbarca a Livorno il 16 m arzo 1879 e giunge ad Aden il 18
- aprile. Da qui raggiunge Zeila dove il 5 luglio parte la carovana che porta
- la spedizione all'interno. Alcune difficoltà lo convincono a tornare a Zeila
- da solo. Alla fine di ottobre Giulietti parte per Harar ed esplora la
- regione. Per incarico del com andante de Am ezaga e del prof. Sapeto
- visita i dintorni di Assab e rim patria nel giugno 1880. Destinato dal
- governo italiano ad Assab come segretario del com missario Giovanni
- Branchi, si imbarca a Brindisi il 26 dicem bre 1880 e sbarca il 9 gennaio
- 1881. Organizzata una spedizi one per l'interno com posta dal
- sottotenente di vascello Biglieri e dieci marinai della nave "Ettore
- Fieramosca", Giulietti parte da Assab l'11 aprile 1881 e , dopo una breve
- sosta a Beilul, il 2 maggio riprende il viaggio. Viene ucciso insiem e a tutti
- i componenti della spedizione il 25 maggio 1881 in località Daddatu
- (Biru). Le sue spoglie furono rintracciate dal barone Franchetti il 23
- maggio 1929 e portate in Italia il 18 novem bre dello stesso anno.
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ANTONIO CECCHI
Nato a Pesaro il 29 gennaio 1849 da Agostino e da Luigia Spinaci.
Consegue a Venezia nel 1874 il diplom a di capitano di lungo corso. Nel
1875 ottiene il comando in seconda della goletta "Proteo", con la quale fa
servizio di trasporto da Zeila ad Aden. Durante un suo ritorno a Pesaro
sposa Isotta Guidomei dalla quale ha i figli Olem a, Gino e Maria Luisa.
Entrato com e ufficiale al servizio della Società di Navigazione Raffaele
Rubattino, accetta la proposta di Sebastiano Martini Bernardo di
aggregarsi alla spedizione nell'Africa Equatoriale comandata dal
marchese Orazio Antinori, col com pito di svolgere osservazioni
astronom iche, topografiche e meteorologiche. Parte da Livorno il 6 m arzo
1877 e riesce a raggiungere Orazio Antinori. Con il compagno Giovanni
Chiarini parte per la spedizione verso i Laghi Equatoriali, il 23 novembre
giunge a Saka, dove rim ane fino al gennaio del 1879. Da qui raggiunge
Cialla, capitale del Ghera, dove è trattenuto dalla regina Ghenne-Fa'.
Chiarini m uore il 5 ottobre, forse avvelenato, m entre Cecchi è liberato
nell'agosto del 1880, grazie all'intervento del negus neghesti Yohannes
IV. Rientra in Italia nel 1882 dove si dedica per quasi due anni alla
stesura dell'opera Da Zeila alle frontiere del Caffa. Nel 1885 viene
incaricato dal Ministro Mancini di accom pagnare il colonnello Saletta a
Massaua. Alla fine di m arzo si im barca sul R. Avviso "Barbarico" per
visitare i porti del Benadir e di Zanzibar, col cui sultano, Said Bargash, il
28 maggio firma un trattato di com mercio.
Nell'agosto compie una ricognizione alle foci del fiume Giuba. Nel 1887
viene nominato Console ad Aden e nel 1892 Console Generale a Zanzibar.
Nel 1896 è a Mogadiscio come Com missario incaricato della sorveglianza
dell'Amm inistrazione Provvisoria Governativa dei territori del Benadir.
Approfittando della presenza nelle acque di Mogadiscio delle navi da
guerra "Volturno" e "Staffetta", decide un viaggio da Mogadiscio a
Gheledi per accordarsi con il locale Sultano circa la sicurezza delle
comunicazioni e lo sviluppo del com mercio. Con Cecchi partono da
Mogadiscio il 25 novembre 1896 anche molti ufficiali e marinai delle navi
da guerra italiane. Giunta a Lafole, nella notte la spedizione viene
attaccata e distrutta. Le spoglie di Cecchi furono trasportate a Pesaro nel
1898 e deposte nella tom ba di fam iglia.
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ORAZIO ANTINORI
Nato a Perugia il 23 ottobre 1811 da Giacom o e dalla contessa Tommasa
Bonaini Boldrini. Entra giovanissimo nel collegio dei monaci benedettini
dell'Abbazia di San Pietro a Perugia, poi studia storia naturale
all'università della città um bra. Trasferitosi a Rom a nel 1837, trova
lavoro come preparatore-im balsam atore al servizio di Carlo Luciano
Bonaparte, principe di Canino. Combatte nella guerra del 1848 come
ufficiale pontifi cio e rimane ferito al bracci o destro. Partecipa alla difesa
di Roma del 1849. Nel 1854 viaggia in Oriente e ad Atene, poi a
Costantinopoli, Siria, nelle isole dell'Egeo ed a Malta. Nel 1858 arriva in
Egitto, in seguito raggiunge Khartoum nel Sudan il 9 maggio 1859, dove
torna nel 1861 con Carlo Piaggia. Nel 1862 è in Italia, nel 1866 in
Tunisia. E‘ stato uno dei fondatori, nel 1867, della Società Geografica
Italiana. Presente alla inaugurazione del Canale di Suez (1869), percorre
il Mar Rosso e visita Assab e Sciotel nel 1870 con gli studiosi Odoardo
Beccari e Adriano Issel. Nel 1875 è in Tunisia e nel 1876 riesce ad
ottenere, m algrado la sua età, la direzione della spedizione ai Laghi
Equatoriali, organizzata dalla Società Geografi ca Italiana. Stabilita la
stazione geografica italiana nello Scioa a Let Marefia perde l'uso della
mano destra per un incidente nel 1877 e, nella stessa località, m uore il
26 agosto 1882.
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- Nato nella frazione La Braja di Piovà d'Asti [ora Piovà Massaja, Asti] l'8
- giugno 1809 da Giovanni Domenico (1774-1853) e da Domenica Maria
- Lucrezia Bertorello (1774-1837). Battezzato col nome di Lorenzo
- Antonio, assum erà quello di Guglielmo da Piovà il 6 settembre 1826
- quando veste l'abito cappuccino. Viene nominato sacerdote a Vercelli il
- 16 giugno 1832 e nel 1834 è cappellano presso l'Ospedale Mauriziano di
- Torino dove rimane sino al 1836, data che lo vede lettore di Filosofia e
- Teologia nel convento di Moncalieri-Testona. Il 1° marzo 1846 viene
- chiamato a Roma, il 12 m aggio eletto primo Vicario Apostolico dell‘Alta
- Etiopia. Il 24 dello stesso m ese viene consacrato vescovo in San Carlo al
- Corso ed il 4 giugno salpa da Civitavecchia per Alessandria d'Egitto. Il 28
- ottobre 1846 sbarca a Massaua per poi proseguire verso l'interno del
- paese, ma nel novem bre 1847 viene esiliato da W ebe, dejazmach del
- Tigray. Nel 1850 torna in Europa ed il 4 aprile si im barca a Marsiglia per
- Alessandria d'Egitto. Da qui nel 1851 lascia il Cairo e risale il Nilo con
- passaporto francese intestato a Giorgio Bartorelli. Il 21 novem bre 1852
- entra in territorio Oromo, dove decide di stabilirsi ad Assandabo (Gudrù).
- Nel 1854 fonda la m issione dell'Ennarea e nel 1855 si trasferisce a
- Lagam ara. Nel 1859 lascia l'Ennarea e attraverso Ghera entra nella
- regione del Kaffa, da cui viene espulso nel 1861. Si stabilisce quindi a
- Lagam ara e qui rimane sino al 1862. Nel 1864 si im barca a Massaua
- diretto in Europa dove si ferma tre anni.
- Il 19 aprile 1866 riparte per l'Africa, nel 1867 è nuovam ente in Europa,
- ma ritorna in Africa nello stesso anno. Nel 1868 entra nello Scioa e si
- ferma presso il negus Menelik. Nel 1880 giunge al Cairo e poi a Roma.
- Alla fine di quell'anno inizia a scrivere le sue memorie, per ordine del
- pontefice. Nel 1884 riceve il titolo di cardinale. Muore a San Giorgio a
- Crem ano (Napoli) nel 1889.
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