Massi_Blog

Vecchie glorie nuove emozioni


Lucio Battisti-EmozioniSeguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi a volare e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare un sottile dispiacere E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire Domandarsi perche' quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi e' tanto difficile morire E stringere le mani per fermare qualcosa che e' dentro me ma nella mente tua non c'e' Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo per ritrovar se stesso Parlar del piu' e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa E prendere a pugni un uomo solo perche' e' stato un po' scortese sapendo che quel che brucia non son le offese e chiudere gli occhi per fermare qualcosa che e' dentro me ma nella mente tua non c'e' Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioniLa canzone di  Battisti credo che sia una delle più belle definizioni di ciò che sono le emozioni…nel bene e nel male…Ciò che spesso più condiziona la nostra vita e le nostre scelte sono emozioni che abbiamo vissuto e che forse disperatamente vogliamo ri-vivere o evitate…Le emozioni vengono dalle persone o dalle cose che te le sanno dare… o forse sono sempre li…li…li dentro di noi che chiedono solo di esser prese per mano...essere vissute senza pudori…L’ultima vera emozione che mi ha dato una persona è stata ormai un po’ di tempo fa…come cornice lago,stelle e un pontile che non capivo se mi teneva sospeso sull’acqua o mi faceva volare a mezz’aria quando non chiedevo altro che perdermi nel cielo…Non è di ciò che però voglio parlare ma un emozione che mi ha travolto qualche giorno fa grazie ad un oggetto.Spesso sentivo dire al mio capo che anche lui aveva una moto ma non sapendone marca e modello visto la non eccessiva stima che provo nei suoi confronti immaginavo che si trattasse di qualche due ruote triste.Se non ricordo male mercoledì sera mi fa”Massimiliano la mia moto ha bisogno di fare strada,l’ho assicurata e revisionata ma non la uso mai,ti va di prenderla per un mesetto?”Dopo la perplessità iniziale e il compiacimento per la fiducia che ripone in me decido di accettare.Mi faccio accompagnare a casa sua con casco e giubbino da moto…arrivo ed è già accesa…lei chi è?Trattasi di una bellissima honda four ss del 1976,4 cilindri,400 cmc di cilindrata,blu con la sella in pelle bianche,gomme nuove michelin,uno scarico vecchio stampo 4 in 1 lucido e cromato e un rumore che sa di melodia per chi ama i motori.Dopo le prime spiegazioni del caso fremo dalla voglia di salire...Ad un tratto sono li…seduto sulla sella…manubrio stretto fra le mani…sguardo fisso estraniante tipico di quando guido…metto la prima…mollo la frizione…la moto si muove…e quello che parte è il mio cuore che palpita a mille.Un emozione fortissima…solo le cose speciali o che per lo meno lo sono per noi sono in grado di darti una cosi forte scarica.Ho guidato molti altri mezzi ma non c’entra….è come il primo bacio che dai ad un persona speciale…puoi averne  dati altri mille prima ma solo quello quando arriva ti sconvolge per la violenza con cui ti travolge.Dopo pochi metri fuori del garage inizio a capire che non stò sognando…stò guidando un pezzo di storia,sono quasi imbarazzato a spalancare il gas ma poi sembra quasi di sentire che è lei che te lo chiede…è lei che ti chiede di cantare come ha fatto in passato…cantare per far sognare.Il freddo giudizio tecnico è di quelli cattivi come normale che sia,i freni sono davvero un'altra cosa rispetto alle moto d’oggi,telaio molto rigido,pochi cavalli,posizione di guida non certo delle migliori e un peso certamente non semplicissimo da gestire.Ciò che però emoziona è il valore intrinseco…il fatto per esempio che è una delle prime 4 cilindri prodotte in giappone dalla honda e che poi hanno conquistato il mercato americano prima e europeo poi,è una delle prime dotate di freno a disco anteriore(il disco è ancora pieno e non bucherellato come gli attuali).La cosa che davvero mi rende fiero di averla tutti i giorni ormai fra le mani mentre vado in ufficio è di guidare ciò che per un determinato periodo storico è stato il massimo che la tecnologia era in grado di produrre,è stata una parte di storia,prima c’era altro poi è arrivata lei…All’epoca si trattava di un peperina e un po’ lo fa ancora sentire,davvero un emozione guidarla…senti come si fa portare bene al limite e come è onesta nel comportamento stradale,dove la metti in curva stà..solo c’è da tararsi sui suoi limiti…è lei la signorina che detta le sue leggi ma come per una donna stupenda di cui siamo perdutamente innamorati un po’ è normale essere disposti a fare l’uomo zerbino per accontentarla.Se non sbaglio a metà ottobre devo ridarla al suo legittimo proprietario e già all’idea mi rattristisco…ma come per ogni emozione bella che qualcosa o qualcuno ci ha dato è giusto guardare avanti sereni senza fossilizzarsi nei ricordi…in fondo nuove emozioni possono sempre arrivare!!!