Calci:così ti vorrei

NUOVE PROVINCE, FACCIAMO UN PO' DI INFORMAZIONE

A distanza di qualche mese, torno a scrivervi dalle pagine del mio blog. Come scritto nell'ultimo post, visto il ruolo che ricopro, ho ritenuto di nonn sovrappore più di tanto questo mio canale di comunicazione con quello, ufficiale, del Comune, ovvero il sito istituzionale. Esso deve divenire punto di riferimento dei cittadini che "navigano" per essere aggiornati su tutto ciò che riguarda il nostro Comune: bandi, opportunità, informazioni, eventi etc...

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Oggi devo invece scrivere un post che riguarda le nuove Province. Come forse alcuni di voi avranno sentito o letto in giro, il prossimo 12 Ottobre si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei Consigli Provinciali e dei presidenti delle nuove Province. Tuttavia, per la prima volta nella storia di questa antica istituzione, non saranno elezioni di primo livello, ovvero non voteranno i cittadini, ma saranno elezioni di secondo livello, nelle quali sono chiamate ad esprimersi i Sindaci ed i Consiglieri di tutti i Comuni della Provincia.

Di seguito vi fornirò le informazioni per chiarire un pò il quadro, normativo e procedurale, che sta dietro a questa grande novità. 

Al momento, dopo averlo ufficialmente comunicato al Consiglio Comunale, sono contento di condividere con tutti i miei concittadini e con tutti coloro mi seguono e mi hanno sempre seguito una notizia che riguarda appunto l'assetto delle nuove Province.

Mi è stato chiesto di candidarmi all'interno della lista dei Sindaci del Centrosinistra che si presenta alle elezioni del prossimo 12 Ottobre. Dopo un'attenta riflessione, vista la complessità della situazione che si andrebbe ad affrontare, ho ritenuto oppurtuno accettare la proposta di candidatura. L'ho fatto perchè ritengo che sia doveroso spendersi in ogni modo ed in ogni sede per rappresentare le istanza del nostro territorio, non intendendo con esso solo Calci, ma tutto il Lungomonte. Inoltre, come rappresentante di un Comune piccolo ritengo di poter offrire agli "elettori" dei comuni delle stesse dimensioni un riferimento che, se sarò eletto nel nuovo consiglio Provinciale, potrà portare le esigenze e le problematiche dei comuni più piccoli (che non sono certamente le stesse di quelli più grandi!).

In conclusione, prima di lasciar spazio a delle informative generali sui nuovi assetti, chiarisco fin da subito, esplicitamente, che se dovessi venire eletto non percipirei alcun compenso per tale attività.

NUOVE PROVINCE: IL QUADRO - domande e risposte -

1 Con questa legge le Province sono effettivamente abolite? 
No. Per poter abolire le Province serve una riforma costituzionale, ovvero la revisione del Titolo V della Costituzione, una riforma già prevista nell'agenda del governo. Con questa legge approvata in via definitiva alla Camera le Province vengono svuotate dai poteri e completamente riorganizzate.

2 Cosa succede adesso nelle province dove era previsto il voto il prossimo 25 maggio?
Il giorno dell'election day, il 25 maggio, durante il quale si voterà per le elezioni europee e per il rinnovo di oltre 4 mila Comuni, le elezioni delle Province non ci saranno più. Sarebbero dovute andare al voto ben 73 province, 52 in scadenza naturale e 21 già commissariate. Per 13 Province che sono già state rinnovate prima dell'approvazione di questa legge si deve aspettare la scadenza naturale della legislatura. Diversa è la situazione per Sicilia e Sardegna.

3 Le funzioni delle Province da chi saranno svolte?
Le competenze provinciali vengono trasferite alle Regioni e ai Comuni. Si fa eccezione per le competenze di edilizia scolastica, della pianificazione dei trasporti, della tutela dell'ambiente: funzioni che rimarranno alle Province (fino a quando queste non verranno completamente abolite con la riforma del Titolo V). 

4 Che fine faranno i dipendenti delle Province? Oggi sono poco meno di 60 mila. 
Gli attuali dipendenti delle Province andranno dove vanno le funzioni. Chi in Regione, chi in Comune e chi resterà nella propria amministrazione, in riferimento all'attività svolta. I dipendenti manterranno la retribuzione che avevano e anche l'anzianità di servizio.

5 Che cosa ci sarà al posto delle Province? 
I consigli provinciali vengono trasformati in assemblee dei sindaci. Si prevede poi l'istituzione delle Città metropolitane, a partire dal 1 gennaio del 2015. Diventeranno Città metropolitane: Napoli, Milano, Torino, Bari, Bologna, Firenze, Genova, Venezia e Reggio Calabria. A queste va aggiunta Roma, già inquadrata con l'istituzione di Roma capitale. In futuro si aggiungeranno pure Palermo, Messina, Catania, Cagliari e Trieste e alla fine ci troveremo quindici nuove aree territoriali che andranno a sostituire la Provincia.

6 Chi sarà alla guida delle Città metropolitane?
A guidare le Città metropolitane sarà un sindaco metropolitano che, a differenza dei presidenti delle nuove Province, potrà anche essere eletto, ma solo previa istituzione di un'apposita legge. In alternativa il sindaco metropolitano coinciderà con il sindaco della principale città e non percepirà indennità aggiuntive per l'ulteriore incarico.

7 Ci sono anche i consiglieri nelle Città metropolitane?
Sì, ed il numero dei consiglieri è variabile a seconda della popolazione, da 14 a 24. Il consigliere metropolitano è un organo elettivo di secondo grado e dura in carica cinque anni. Secondo la legge anche l'incarico di consigliere metropolitano è svolto a titolo gratuito.

8 Quanto si risparmia grazie a questo provvedimento? 
Le cifre del risparmio oscillano un po', anche perché attualmente calcolate su basi empiriche. Secondo fonti di Palazzo Chigi il risparmio con questa legge si aggira intorno agli 800 milioni, calcolando circa 110 milioni di risparmio per il personale della politica che non verrà più eletto e altri 700 milioni grazie al riordino delle funzioni. Si discostano un po' i calcoli fatti in precedenza dal commissario per la spending review Carlo Cottarelli, che a regime (ovvero nel 2015) prevede un risparmio di circa 500 milioni. 

La lista dei Sindaci del Centrosinistra per la Provincia di Pisa

Alessio Antonelli, sindaco di Cascina
Francesca Brogi, sindaco di Ponsacco
Arianna Cecchini, sindaco di Capannoli
Lucia Ciampi, sindaco di Calcinaia
Giulia Deidda, sindaco di Santa Croce sull´Arno
Simona Fedeli, sindaco di Montescudaio
Vittorio Gabbanini, sindaco di San Miniato
Massimiliano Ghimenti, sindaco di Calci
Carlo Giannoni, sindaco di Monteverdi Marittimo
Alessio Lari, sindaco di Buti
Simone Millozzi, sindaco di Pontedera
Gabriele Toti, sindaco di Castelfranco di Sotto