Creato da pikprymv il 17/12/2008
...la libertà di viaggiare in bicicletta
 

 

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se proprio devo togliere qualcosa...sarà un piede! Ciao :)
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adesso che è quasi tutto più chiaro, non mi sento affatto...
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Cammina lieve su di un bianco tappeto di neve...Gesu'...
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l'azienda riduce

Post n°23 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da pikprymv
 

finalmente il momento lungamente atteso, l'ansia è finita; convocazione dei sindacati: il personale si deve ridurre! Sarà cassa integrazione? ...forse una nuova opportunità!

 

 
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Ferrovia Ciccio Pecora

La chiamavano «la ferrovia di Ciccio Pecora». Il curioso appellativo era dovuto alla somiglianza del trenino che la percorreva con i giocattoli esposti nella vetrina del negozio di Francesco Battaglia Ciulla, un commerciante ragusano a cui era stato affibiato proprio il nomignolo di «Ciccio Pecora». Il primo progetto della linea risale al 1884 ma la costruzione venne eseguita molti anni dopo. Venne costituita a tale scopo, nel 1911 a Roma, la Società Anonima per le ferrovie secondarie della Sicilia (SAFS) che ottenne la concessione agli inizi dell'anno successivo. Il primo tronco da Siracusa a Solarino venne inaugurato il 19 luglio 1915 con locomotive a vapore di costruzione Breda e in seguito poco alla volta venne raggiunta Giarratana; ma si dovette attendere il 26 luglio 1923 per vedere l'ultimo tratto, fino a Vizzini, attivato al servizio pubblico. L'esercizio viaggiatori si rivelò subito poco produttivo, stante la lontananza delle stazioni dai centri abitati dell'interno; ma in seguito al collegamento al Porto di Siracusa (effettuato con grande ritardo nel 1927) fu possibile l'avvio di un forte movimento di carri merci dato lo sfruttamento intensivo dell'asfalto ragusano per estrarne idrocarburi negli anni trenta; si ebbe un tale incremento del traffico merci che rese necessario il noleggio di locomotive a vapore FS a scartamento ridotto di maggior prestazione per il trasporto all'imbarco nel Porto di Siracusa. La linea conobbe il suo momento di gloria nel 1933 quando il Re Vittorio Emanuele III visitò, viaggiando sul trenino addobbato a festa, la Necropoli di Pantalica. Durante la guerra, nel 1943, la ferrovia fu utilizzata dagli alleati per trasportare truppe e materiali per l'offensiva contro le truppe italo-tedesche a Palazzolo. A seguito della diminuzione del traffico merci conseguente alla crisi del dopoguerra, nel 1949 , vennero chiusi all'esercizio i tratti da Bivio Giarratana a Ragusa e a Vizzini. Rimase in attività fino alle ore 9,30 del 30 giugno 1956 quando, in conseguenza del decreto del Ministro dei Trasporti, Scalfaro, che disponeva la chiusura dei cosiddetti rami secchi delle ferrovie, l'ultimo treno, partito dalla Stazione di San Paolo Solarino, giunse alla stazione di Siracusa Nuova con gli ultimi rotabili da accantonare. In seguito vennero smontate le traversine e i binari. Il tracciato, rimasto ormai solo un sentiero, divenne percorribile in automobile attraverso le gole a strapiombo per raggiungere la necropoli; fu acquisito in seguito dalla Provincia di Siracusa. Oggi non è più liberamente percorribile per salvaguardare l'integrità naturalistica della zona. La stazione di Siracusa Nuova con i relativi impianti venne lasciata in abbandono e alla fine degli anni settanta venne acquisita dal comune di Siracusa e trasformata in autoparco per i mezzi del servizio ecologico comunale. La linea, che è stata una delle due sole ferrovie in concessione della Sicilia, l'altra è la Ferrovia Circumetnea, venne costruita a scartamento ridotto di 950 mm, lo scartamento italiano. Venne progettata ad aderenza naturale e per una pendenza massima del 28 per mille. La trazione venne prevista con locomotiva a vapore. La lunghezza della linea era di 96,53 chilometri per la tratta Siracusa -Bivio Giarratana-Ragusa a cui si aggiungevano i 27,42 km della tratta Bivio Giarratana-Vizzini scalo. Altra chicca del percorso è la rete di "neviere", gli antichi frigoriferi in cui si depositava la neve, per poi venderla e spedirla, attraverso la ferrovia, ai nobili degli altri contadi. La neve veniva caricata sui vagoni e spedita ai baroni le cui ville erano lambite dalla ferrovia e da queste casupole, depositi di neve, da cui trarre il ghiaccio per antiche granite.

 
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Seconda Giornata Nazionale Ferrovie Dimenticate

Post n°21 pubblicato il 17 Febbraio 2009 da pikprymv
 

DOMENICA 22 FEBBRAIO

SULLA FERROVIA DI CICCIO PECORA

Una Indimenticabile Pedalata sulla Ferrovia Dismessa Ragusa - Giarratana

www.ferroviedimenticate.it

Ragusa, domenica 22 febbraio 2009

Torna la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate! Ricorderete come l'anno scorso ci trovammo in 195 (la soglia massima concordata era ... 100 ciclisti!) a solcare l'affascinante "pianeta Pantalica".

Domenica 22 FEBBRAIO 2009 ci troveremo a pedalare "SULLA FERROVIA DI CICCIO PECORA", la ferrovia a scartamento ridotto che negli anni '20 fu costruita con l'intento di collegare Ragusa e Siracusa, con tratta verso Vizzini grazie alla "diramazione Giarratana" (ancora visibile).

Con questa nostra manifestazione intendiamo dimostrare tutto il nostro interesse alla conversione della tratta dismessa in ciclabile, sogno oggi reso possibile dai finanziamenti che la programmazione regionale 2007 -2013 prevede proprio per queste conversioni (chi lo avrebbe detto solo qualche anno fa che tutti insieme saremmo riusciti a tanto!).  Anzi, in questo senso, speriamo di potervi dare una buona notizia in anteprima proprio domenica 22!

La CICCIO PECORA (a proposito, sapete tutti perché si chiama così?) ricopre una importanza strategica nella comunicazione non motorizzata della Sicilia, perché consente di congiungere aree ad altissimo interesse turistico passando dall'interno, contribuendo alla conoscenza ed allo sviluppo di territori che altrimenti verrebbero scavalcati dal turismo incanalato lungo le privilegiate linee costiere.

La trasformazione in ciclabile consente inoltre di rivitalizzare e riutilizzare un'opera ferroviaria costata grandissime fatiche e che oggi rischia di perdersi nel degrado anziché rifiorire e dare ricchezza al Territorio e soprattutto lunghi momenti di vero appagamento a tutti coloro che la percorrono.

Se non lo credete, partecipate alla pedalata di domenica, vi invitiamo a verificare con i vostri occhi le bellezze del verde dei pini e del bianco delle pietre iblee, con le vostre orecchie il silenzio del vento fra le chiome, con le vostre bici ripercorrerete le traiettorie della vecchia locomotiva a vapore...

 
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24 H di Porticella - Patti - ME - 28 e 29 Marzo 2009

Post n°20 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da pikprymv
 
Foto di pikprymv

59 giorni all'inizio della manifestazione, sto pensando di partecipare da solo, sto rivedendo classifiche, calcolando una strategia, sognando la sfida. Dovrei iniziare ad allenarmi sulla distanza, a rimanere col culo in sella per quasi 24h. Potrei fare così:

prima  e seconda settimana:

allenamento su strada lun, mer, ven e domenica 6 ore in mtb

terza e quarta settimana:

allenamento su strada lun, mer, ven e domenica 12 ore in mtb

quinta settimana:

allenamento su strada lun, mer, ven e domenica 6 ore in mtb

sesta settimana:

allenamento su strada lun, mer, ven e domenica 24 ore in mtb

settima settimana:

allenamento su strada lun, mer, ven e domenica 6 ore in mtb

poi la gara!

 

 
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Vegetariani meno colpiti dal diabete

Post n°19 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da pikprymv

Rimbalzano su tutte le più importanti agenzie di stampa le dichiarazioni
del professor Bernard Guy-Grand, dell'Istituto francese per la
nutrizione. Dall'ANSA del 14 gennaio 2009:

"Essere vegetariani ha i suoi vantaggi: meno incidenza dei casi di
diabete e di obesità, ma anche meno problemi coronarici. Non bastano,
però, le verdure: il segreto è associarle a legumi e cereali, un binomio
che produrrebbe proteine molto simili a quelle presenti nella carne.
Studi hanno rilevato che i vegetariani soffrono meno di ipertensione,
problemi coronarici, diabete e obesità."

Come Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, aggiungiamo che
cereali e legumi non devono essere necessariamente consumati nello
stesso pasto, per avere un'alimentazione equilibrata, basta che siano
consumati nell'arco della giornata e che non è del tutto esatto parlare
di "proteine simili a quelle della carne" come se queste fossero lo
standard a cui tendere.

Al contrario, questo studio è l'ennesima conferma, proveniente da un
prestigioso ricercatore, di come l'alimentazione vegetariana sia non
solo nutrizionalmente adeguata, ma anche salutare, cioè in grado di
ridurre il rischio di comparsa di molte gravi malattie.

Per ulteriori informazioni sull'alimentazione a base vegetale, si
possono consultare i contenuti del sito www.scienzavegetariana.it

Fonte:
ANSA, Vegetariani meno colpiti da diabete, 14 gennaio 2009

 
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