massimopiero

La storia raccontata a Lucca


 Ladri !Sto pulendo ancora, con uno straccio umido. I ladri sono entrati nella mia casa, sono passati di qui, dove io, l'anima che ci abita, sto strofinando con forza per eliminare le loro tracce, invisibili a tutti ma non a me. Forse non hanno preso niente, forse la rabbia non mi ha permesso ancora di capire se mi manca qualcosa rispetto a prima, prima che entrassero in casa mia, forzando la porta. E così adesso mi sento a disagio, nella mia casa, e fino a che tutto non sarà di nuovo pulito, disinfettato, immacolato, non riuscirò a dormirci serenamente, non riuscirò a passarci le mie giornate normali, felici o tristi che siano.I ladri sono entrati nella mia casa. Hanno fatto i loro comodi, hanno scorrazzato per le stanze, hanno dato calci ai mobili. Non lo so quello che hanno fatto. Io in quel momento non c'ero.Il ladri sono entrati nella mia casa. Quant'è invece diversa quella stessa casa quando, il giorno successivo, casualmente, vedi una sciarpa, un ombrello, qualcosa dimenticato la sera prima da qualcuno a cui vuoi bene che è venuto a trovarti. Il suo profumo che ancora si sente per casa, o fosse anche il puzzo tremendo delle sue sigarette di una marca che non ricordi il nome ma ricordi che puzzano parecchio, che non lo sopporti ma che subito dopo ti fa sorridere, perché ti viene subito in mente qualcosa che ti ha detto, tra una nuvola di fumo puzzolente e l'altra,  che ti ha fatto ridere da matti. Un ombrello. Già, perché il fatto della dimenticanza dell'ombrello da parte di chi viene a trovarti ha una sua spiegazione, logica, scientifica. Se fa brutto tempo quando vengono a trovarti, nel momento che varcano la soglia per entrare, cambia repentinamente, volgendo subito al bello.I ladri sono entrati nella mia casa. Ho convissuto per un po' di tempo con il desiderio che venissero catturati, e poi frustati, torturati, trucidati.  Lascio cadere a terra il mio straccio umido. Perché sto pulendo? Non è la mia casa che è sporca.