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PIOGGIE ALLUVIONALI SUL CENTRO EST EUROPA ED INFERNO RUSSO, QUALI COLLEGAMENTI?


Ecco la situazione attuale sull'Europa: le correnti fresche e umide dell'Atlantico costrette ad invorticarsi sulla Mittleuropa (il cerchio blu indica le aree caratterizzate da abbondanti precipitazioni); intensa risalita d'aria calda e secca dal Medio Oriente, come risposta dinamica. Pensate se ci fossimo stati noi a nord della Turchia! Alluvioni e straripamenti di fiumi nell'Europa orientale, in particolare tra Polonia, Repubblica Ceca, ex Germania orientale e Lituania, stanno mettendo in ginocchio il sistema dei trasporti e delle vie di comunicazione (in buona parte basate su fiumi e canali), ma soprattutto stanno costringendo migliaia di persone ad abbandonare le loro case. Qualche centinaio di chilometri più ad est, nel cuore della Russia europea e più giù, a sud, fino in Ucraina, altre migliaia di persone stanno abbandonando le loro abitazioni, il loro lavoro e le loro risorse, a causa di problemi diametralmente opposti: siccità, caldo infernale e soprattutto incendi e aria irrespirabile. Le due situazioni di emergenza, che ormai durano da settimane, sono l'effetto di una situazione meteorologica di stallo, o blocco, come si suol dire: un'alta pressione di origine dinamica campeggia sul comparto russo, con valori non molto elevati, ma piuttosto costanti; un flusso perturbato atlantico che si invortica a livello dell'Europa centro-occidentale e rallenta fino a fermarsi in loco. Il muro invalicabile dell'alta pressione, metafora di una precedente cortina di origina umana, non permette all'occidente fresco e umido, di penetrare in territorio russo. Il caldo si accumula così nei bassi strati, per via dell'intenso riscaldamento estivo, ed alimenta dal basso la struttura alto-pressoria. Questa a sua volta trae nutrimento proprio nella spinta dinamica meridionale, originata dal flusso perturbato atlantico, costretto com'è a rallentare ed impantanarsi sull'Europa centrale. In realtà tale situazione di emergenza, almeno per quanto concerne la componente alluvionale, affonda le sue radici in una primavera notevolmente piovosa nella Mittleuropa. In molte zone di Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia, è stato registrato un quantitativo di precipitazioni quasi doppio rispetto alla norma, nel periodo 1 marzo - 31 maggio. Tale situazione va ad aggravare pesantemente il bilancio idrologico di queste aree, la cui stagione piovosa è proprio la tarda primavera - estate. Per il prossimo futuro purtroppo, almeno fino al Ferragosto, la situazione sembra non mutare di molto, e dopo un temporaneo miglioramento a metà settimana, nuovi pesanti apporti precipitativi interesseranno le medesime aree. Sulla Russia, per contro, seguiterà a fare molto caldo e a piovere quasi niente, se non in modo occasionale e localizzato. E in Italia? C'è da dire che il prossimo affondo perturbato sull'Europa centro-orientale, finirà per coinvolgere anche ilnostro paese, in particolare il nord e parte del centro. Avremo quindi anche noi la nostra dose di temporali e di frescura, proprio a ridosso del week-end di Ferragosto. Poco male, se pensiamo che la Russia riarsa com'è dal caldo e dagli incendi, ne avrebbe davvero bisogno. Un'ultima considerazione riguarda proprio queste fasi di blocco circolatorio nei periodi estivi. Sembra che si ripetino con una frequenza maggiore rispetto al passato, basti ricordare il 2003. Quest'anno è toccato alla Russia.A PRESTO!