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SETTEMBRE: QUANDO IL MARE E' BELLO CARICO...


Siamo alle prese con il primo "guasto" stagionale sul Mediterraneo. Pur trattandosi di un guasto di limitata estensione, porta a suo carico temporali anche intensi, che sembrano sbocciare dal nulla sugli specchi d'acqua che circondano la Penisola. Nella foto poco sopra abbiamo evidenziato con i cerchi rossi dove si annidano i temporali più forti. Non serve un occhio esperto per poterli distinguere. Le nubi stratiformi, che portano piogge deboli o moderate, si evidenziano con bande grigio-bianche con contorni non definiti. I temporali invece hanno una forma del tutto diversa. Possono essere tondeggianti, con contorni netti e brillanti. I più pericolosi, però, hanno in genere forma allungata. Assomigliano vagamente ad un girino, con una testa, un corpo ed una coda. Questi sono chiamati in gergo "temporali autorigereranti", che possono persistere sulle medesime aree per ore ed ore, causando danni. Il basso Tirreno quest'oggi è un autentica macchina che produce temporali. Questo succede perchè la terraferma inizia a raffreddarsi, a scapito del mare, che mantiene una temperatura attorno a 25°. E' bastata una lieve ondulazione del getto per innescare il sollevamento forzato dell'aria caldo-umida marittima, con successiva espansione in quota e raffreddamento. Non appena questo meccanismo si mette in moto, il temporale fa presto a generarsi e dal satellite sembra "sbocciare" dal nulla.A PRESTO!