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QUI CI VUOLE L' AZZECCAGARBUGLI


Vortici che vanno e vengono, perturbazioni che si sdoppiano, temporali che ballano la tarantella; insomma è davvero un grande garbuglio la situazione che si profila a partire da venerdì e che si proietterà per l'intero fine settimana. Perchè tutta questa incertezza da parte dei modelli a sole 24 ore dall'evento? Prima di tutto perchè quando in un periodo stagionale come l'attuale, aria polare marittima fredda e dall'elevato spessore troposferico penetra sul Mediterraneo, tiepido, con le sue piscine più o meno calde disseminate qua e là senza apparente filo logico,  crea un subbuglio notevole, un sobbalzo termico e igrometrico che esacerba i contrasti e la turbolenza. Non solo: nella situazione contingente l'aria fresca che giungerà dal nord Atlantico dovrà vedersela con i passaggi obbligati attraverso la complessa orografia del nostro Continente. In questo caso le tre sentinelle del Mare Nostrum saranno la catena dei Pirenei, il Massiccio Centrale francese e l'arco alpino. Oltretutto la propagazione dell'onda depressionaria verso le nostre latitudini verrà coadiuvata dal transito della Corrente a Getto, con il suo massimo di vento lungo il ramo discendente sopravvento all'asse, e quindi sottoposta all'aumento della vorticità interna del sistema (vorticità relativa), questo per compensare la perdita di vorticità planetaria che, come noto, diminusce al calare della latitudine. Pensate che sia abbastanza? Assolutamente no. Per uno strano gioco di forze e di attriti l'asse della saccatura tenderà ad inclinarsi sempre più risultando più veloce alla sua radice, quindi sul comparto scandinavo, che al suo vertice, posto sul Mediterraneo. La struttura dunque si spezzetterà in tre pulsazioni successive, come ben evidente dalle anomalia della vorticità potenziale: la prima (cerchio numero "1" nell'immagine) attraverserà venerdì la Sardegna, il basso Tirreno e il nostro meridione, dove potrà causare qualche temporale marittimo, soprattutto in mare aperto. Il secondo nucleo vorticoso in quota (cerchio numero "2" nell'immagine) si infilerà con una strisciata nuvolosa proiettata sui nostri mari di ponente e diretta sulle nostre regioni centrali dove, nel pomeriggio di venerdì, potrà favorire lo sviluppo di qualche rovescio, specie a ridosso delle regioni tirreniche, insistendo probabilmente anche nella prima parte di sabato. La terza pulsazione (cerchio numero "3" nell'immagine) subentrerà di gran carriera subito alle spalle della seconda e si porterà dalla Francia sulle nostre regioni settentrionali, doverà innescherà il passaggio perturbato atteso tra il pomeriggio-sera di venerdì e la mattina di sabato, prima di arenarsi definitivamente in loco causando il classico cut-off, ossia il distacco del vortice dalla struttura madre, ormai in allontanamento verso levante. Da qui il subentro della variabilità già nella seconda parte di sabato e nella giornata di domenica, ma con una connotazione complessivamente ancora inaffidabile. Come vedete molta, moltissima carne al fuoco. Morale: tra venerdì e domenica teniamo  a portata di mano gli ombrelli ma non sconvolgiamo tutti i nostri piani, anche il sole non mancherà. Teniamo però presente che la sorpresa potrebbe comunque nascondersi subito dietro l'angolo e che per non farci cogliere impreparati ci vorrebbe ben altro che l'avvocato Azzeccagarbugli.A PRESTO!