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RETROGRESSIONE ARTICA: LA PRIMA IRRUZIONE FREDDA PUNTA L' ITALIA?


Mentre la depressione mediterranea deve ancora esprimere il suo massimo potenziale contro le regioni meridionali e le due isole maggiori, già si aprono scenari meteo che hanno il sapore dell'inverno, almeno per il Nord e parte del Centro. Infatti tra oggi e giovedì 14 ottobre, il Sud sarà spesso sotto la pioggia, in alcuni casi anche abbondante. Da tenere d'occhio la possibilità che si possano formare sistemi ciclonici simili ai cicloni tropicali (TLC). La situazione andrà migliorando al Sud solo nel corso del fine settimana, mentre il resto dell'Italia avrà goduto di condizioni meteo più propizie, dettate dalle correnti anticicloniche orientali. I venti da est, comunque, stanno facendo calare le temperature, soprattutto quelle notturne, e in presenza di cieli sereni si presentano numerose le località del Centro-Nord con valori ad una sola cifra, mentre in montagna troviamo le prime gelate stagionali. Sono comparse anche le prime foschie nelle piane centro-settentrionali. Nel frattempo, però, i protagonisti barici di questa evoluzione meteo avranno costruito uno scenario favorevole alla prima irruzione artica diretta nel Bacino del Mediterraneo. Non mi stancherò mai di ribadire come tali situazioni necessitino di infinita cautela e notevole pazienza. Infatti siamo di fronte ad una possibile retrogressione artica e per di più in un periodo assolutamente non consono, almeno negli ultimi tempi. Fatte queste debite premesse, lo scenario barico che potrebbe presentarsi nel periodo compreso tra il 16 ed il 20 ottobre, più precisamente intorno al 18, lo vediamo rappresentato nella Multi MTG rielaborata per questo articolo. Notiamo subito il vigoroso blocco altopressorio presente nel Nord-Atlantico, tale da spingere l'aria calda subtropicale sino all'Islanda e alla Groenlandia meridionale. Sul suo bordo orientale vediamo scivolare verso sud il ramo europeo del vortice polare, che potrebbe dare vita ad una saccatura in grado di penetrare nel Mediterraneo centrale. Si tratterebbe della prima irruzione artica della stagione, con valori sia di GPT (la 552 DAM potrebbe posizionarsi sulle regioni centrali), sia di temperature ad 850 hPa (l'isoterma dello zero che raggiunge la Alpi), davvero notevoli per il mese di ottobre. Se dovesse verificarsi tale tendenza, avremmo una fase perturbata su buona parte del Centro-Nord, con nevicate che imbiancherebbero le Alpi sino a quote basse soprattutto nelle valli chiuse, e l'Appennino a quote ancora da stabilire. Tutti questi se e tutti questi condizionali sono d'obbligo. Come abbiamo già scritto, la saccatura potrebbe venire deviata verso ovest, ritornando verso l'Italia sotto forma di depressione mediterranea. Oppure potrebbe scendere direttamente sull'area balcanica, sfiorando soltanto le nostre regioni adriatiche. Infine potrebbe venire respinta verso nord, coinvolgendo il Centro-Europa e solo le Alpi. Ai prossimi editoriali per sciogliere tale prognosi. Ritengo invece più interessante, in questa fase della previsione tendenziale, cercare di capire le ragioni per cui un evento così tipicamente invernale venga proposto dai modelli già ad ottobre. Ovviamente la Niña, il Sole debole e soprattutto le SSTA del Nord-Atlantico potrebbero dirci molto.A PRESTO!