* ANTONIO_MATTIOLI *

APERTURA DEL MIO NUOVO SITO

HO APERTO IL MIO SITO. D'ORA IN AVANTI GLI AGGIORNAMENTI SI TROVERANNO SU:

www.mattiolirov.net

Ciao

NEREUS ROV _ QUESTO E' IL PIU' INC... ARRABBIATO!

Ciao a tutti, mentre sono al 60% di Arsenio II e sto facendo a botte con codice, elettronica e sistema di comunicazione (sono tenace, vincerò comunque io, qualche byte non è in grado di scoraggiarmi), occupo un post, nella speranza di far cosa gradita, per parlare del Rov che ha raggiunto quasi il fondo della fossa delle Marianne: NEREUS.

Storicamente ritengo opportuno citare che gli abissi delle Marianne (300 miglia nautiche dall'Isola di Guam, nell'Oceano Pacifico) furono raggiunti dal

Batiscafo Trieste

nel 1960 e più precisamente il 23 gennaio, peraltro unica missione di tale portata con a bordo un equipaggio umano ovvero Jacques Piccard, figlio di Auguste (il progettista), e Donald Walsh (fonte Wikypedia). Complimenti al coraggio di queste due persone, davvero notevole. Eh si, perchè se potessi scegliere, preferirei lo spazio, piuttosto che una tale profondità.

Ho fatto un paio di conti e alla profondità raggiunta, ora verificata e confermata a 10.911 metri!, il veicolo doveva sopportare una pressione davvero potentissima, 1091,1 atmosfere/cm2 (1 atm = 101 325 pascal). Posto che per convenzione internazionale un'atmosfera equivale a 1,033 Kg/cm2, la forza che la struttura ha sopportato è stata quindi di poco più di una tonnellata su centimetro quadrato: come avere tutto un Suv sul pollicione del piede!!! 'Rob da mat' si dice qui da me!!!

Voglio precisare che il progettista del Trieste era svizzero, Auguste Piccard, ma chi lo costrui fummo noi italiani!!!

Lo scafo fu costruito nel cantiere navale di Monfalcone dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste (da qui il nome del battello). La sfera fu quindi fissata allo scafo nel cantiere navale di Castellammare di Stabbia (NA).

Ecco, la sfera è quella attaccata sotto al 'sommergibile' ed in quella (ben 2,16 m!!!) ci stava l'equipaggio. La leggenda vuole che all'interno della stessa furono vietati ed eventualmente severamente puniti i peti non dichiarati! (fonte non sicura....).
A mio modesto parere credo che successivamente non furono più trovati candidati per ripetere l'epica missione ( e te credo!), pertanto i ricercatori dissero: ma perchè non proviamo con dei Rov?

Nel 2003 ci provò Kaiko ma purtroppo lo lasciarono al dio nettuno!

Ma nel 2009 ci riesce questa splendida macchina: NEREUS!!!

PROFONDITA' RAGGIUNTA METRI 10.902 ! ! !

Nereus è un Rov bimodale (f o r m i d a b i l e ! ! !) che rappresenta una svolta tecnologica eccezionale. Come predetto è bimodale. Può essere utilizzato sia in modalità Auv (Autonomus Underwater Vehicle) che in modalità Rov (Remoted Operated Vehicle). Nella prima agisce senza ombelicale, viene calato in mare e svolge autonomamente missioni di campionamento e soprattutto di mappatura del fondale: terminato il suo compito, solo soletto, torna a casuccia sua e riporta i dati raccolti con precisione estrema (è stato utilizzato anche per rilevare i movimenti dei continenti!). In modalità rov viene montata una struttura inferiore dotata di un braccio a 5 movimenti in titanio, al fine di operare sul fondale. In modalità tele-controllata Nereus è collegato da un sottilissimo cavo in fibra ottica.

Citazione tratta dal blog pigreco "Nereus trasporta circa 40 km di cavo a fibre ottiche che sono poste in un canestro che non è più grande di una tazzina da caffè"

Sob! Mi è appena arrivato il rotolo del mio nuovo cordone ombelicale e vi garantisco che equivale ad un'intera fabbrica di tazzine di caffè (con dentro pure i dipendenti!)

E la corrente? Non c'è bisogno. A bordo del fantastico ci sono 4.000 ( e dico quattromila!) batterie al litio che ne garantiscono l'utilizzo per oltre 10 ore!!! Purtroppo non ho trovato delle foto del rov 'nudo', ma ho visto un documentario che mi ha entusiasmato, nel quale ho potuto dare una sbirciatina. Nelle foto che ho allegato si nota perfettamente la sovrastruttura gialla. In realtà essa non svolge nessun compito di galleggiamento, copre in realtà 4 comparti cilindrici in titanio (tipo siluri). Nei due di prua è contenuta l'elettronica, negli altri le batterie. Come si vede, i motori sono solo 4 ma disposti in maniera simile ad un aereo. La direzionalità è affidata, oltre che alla differenza di potenziale sviluppata dai truster di spinta, anche ai due timoni superiori(la parte mobile è solo il piano di coda in alto).
Oltre a questo, se non basta, è dotato di sistema di visione 3d, tutti sensori che si possono immaginare (+1), e di un sistema autonomo di livellamento anche in funzione Rov.

Nereus, realizzato dalla Divisione delle Ricerche Oceaniche del National Science Foundation diretta da Julie Morris, è lungo 4,25 metri e largo 2,3 metri ed è 'venuto via' per la modica somma di 8.000.000 di dollarozzi!!!

Saluti

TiPi - La mano meccanica

Prototipo di mano meccanica subaquea. Stadio 1

MD 22 in modalità RC

Video con esempio della scheda controllo 2 motori MD22 (http://www.robot-italy.com/product_info.php?cPath=83_30&products_id=94) con protocollo I2c, utilizzata con Radio Comado da modellismo.

E' una prova e avevo solo un motorino libero, comunque la scheda ne supporta due per un carico massimo di 25Ah !

Se spegni la luce, ti avverto, mi accendo!