Pensieri in fuga

Ciò che vorrei...


Adesso non vorrei aver fatto la figura dello schizzinoso, o dell’utopista alla ricerca del bel lavoro e della famigliola felice che lo attende a casa.Per risolvere questo momento di defaillance e per rispondere anche ad un paio di amiche che discutendo del più e del meno volevano sapere quale sarebbe la mia ragazza ideale… beh, forse sarà un modo un po’ troppo stupido e frivolo di usare un blog… però mi va di scriver questo… in fondo chissà. A me piace legger libri che mi aprano la mente, che mi spronino a pensare con la mia mente, che alimentino le mie fantasie e le mie conoscenze. Non si sa mai che un blog diventi uno spunto di riflessione per qualcuno. Non so…So però che la donna che vorrei…vorrei che non fosse più alta di me, perché se fosse più alta di me avrei paura di confonder i suoi occhi con le stellevorrei che la mia donna avesse una buona dimestichezza con i libri, perché così in una bella giornata di sole, si potrebbe andare al parco, stenderci all’ombra di un albero, con la mia testa appoggiata alle sue cosce, a legger qualcosa insiemevorrei che la mia donna avesse un paio di chiletti in più, perché così, guardandosi seminuda allo specchio, mentre commenta i punti dove intende dimagrire, potrei abbracciarla da dietro, darle un pizzicotto sui fianchi mentre con un bacio le sfiorerei il collo e le sussurrerei all’orecchio che così è stupendavorrei che la mia donna se ne intendesse un po’ di cucina e di fornelli, giusto perché così mi insegnerà qualche suo manicaretto (dicono sia sexy col grembiule… ma un disastro ai fornelli)vorrei che la mia donna avesse gli occhi grandi, perché se dovessero scender delle lacrime potrei asciugarle meglio il viso… e non accecarla con qualche mio goffo movimentovorrei che la mia donna avesse un bel sorriso, perché appunto con un imbranato come me o sorridi o ti disperivorrei che la mia donna sapesse commuoversi di fronte un film romantico, o ad un paesaggio, o allo sguardo di un bambino, o ad una notizia stupenda (“l’inter ha vinto lo scudetto” beh, sarei commosso anch’io che sono juventino)vorrei che la mia donna sapesse guardarmi con quello sguardo di chi sa dirti tutto, ma proprio tutto, senza proferir parola, con sguardo d’intesa, carico d’amore e sentimento purovorrei che la mia donna si lasciasse guardare, senza vergogna, mentre con la testa sul cuscino, ancora tutta spettinata, dorme gli ultimi minuti prima del suo risveglio, con quell’espressione da bambina innocente che la serenità della notte le ha lasciato in voltovorrei che la mia donna sapesse accettare i miei difetti, correggendomi magari, ma con modi gentili e garbati, che una donna innamorata conosce e con la speranza, fiduciosa, di vedermi presto cambiarevorrei che la mia donna sapesse tirar fuori il meglio di me, perché solo attraverso di lei, attraverso quella parte di me che vive in lei, nei suoi occhi, nella sua mente, nel suo cuore, solo attraverso lei, saprei d’esser ancora più migliorevorrei che la mia donna non avesse il mal d’auto perché la porterei in capo al mondo pur di farle vedere i più bei posti che conosca, insiemevorrei che la mia donna avesse lacrime, da condividere insieme, lacrime amare a suggellare momenti belli ma anche bruttivorrei che la mia donna trovasse in me il marito ideale, l’amante ideale, l’amico ideale, l’autista ideale, l’idraulico ideale, il parrucchiere ideale… no quello no… so usare solo la macchinetta ;-)vorrei che la mia donna sapesse starsene seduta accanto a me sul divano e sapesse ancora prendermi la mano e guardarmi come il primo giorno che ci siam detti “ti amo”… anche se poi il nipotino potrebbe venirci a dire “nonno mi leggi una favola?”vorrei che la mia donna… vorrei…sì cioè… vorrei… vorrei che mi lasciasse così, confuso, disorientato, di fronte il suo esser così com’è, senza tante finzioni, maschere o altre menzogne mentre io imbarazzato come il primo giorno cerco di dirle quanto l’amo ogni giorno di piùvorrei che la mia donna sorridesse leggendo questo blog…perché non so chi essa sia…perché forse sarà quella a cui ho tagliato la strada stamattina andando al lavoro, perdonami se puoi…perché forse sarà quella di cui ho incrociato lo sguardo oggi, in un negozio, mentre cercava un vestito… ehi come ci son finito nel reparto di intimo femminile?perché forse sarà quella che l’altro giorno in stazione mi ha chiesto che ora era… cambiar oculista? Avevo l’orologio proprio sopra la mia testa ;-)perché forse sarà quella che ora starà aspettando un autobus che tarda ad arrivare… o che ha perso arrivando lei in ritardoperché forse sarà quella che ha chiamato stasera, sbagliando numero… oh, quel Mario che cercavi… sicura fosse proprio Mario e non Mauro?perché forse sarà quella che il 29 maggio 2003 gioiva a chilometri di distanza da me, mentre io amareggiato dicevo “l’abbiamo persa di nuovo!”perché forse sarà quella che aspettava nervosa in piazza stasera, guardando spesso l’orologio, attendendo chissà chi… un lui… una lei…perché forse sarà quella che in autobus l’altra settimana ha ceduto il posto a quella vecchietta tentennante sul suo bastoneperché forse sarà quella che ora starà guardando fuori le stelle ammirandole ed esprimendo un desiderio alla prima stella cadenteperché forse sarà quella che starà litigando a casa, con i genitori o qualche fratello, urlando e sbattendo i pugni, in preda alla rabbia magari per futili motiviperché forse sarà quella che ora sta piangendo in qualche parte di questo pianeta nell’attesa che un principe azzurro la liberi da quel castello dove si trovaperché forse sarà quella che ora è felice col suo attuale lui, inconsapevole della fine che un domani verrà, magari con una gonna più corta e una scollatura più ampiaperché di certo quella che sarà… sarà l’ultima persona alla quale farò mancare il mio rispetto, la mia presenza, il mio affetto, la mia voce, la mia forza, la mia dolcezza e tutto tutto tutto il mio amore.