Pensieri in fuga

Pagine bianche


Stasera mi son lasciato prendere dalle mail, per recuperar qualche contatto e risponder a qualche amico. Intanto al lavoro è passato un altro giorno di preavviso. L'atmosfera è sempre più strana, perché quando mi trovo a dire a qualche persona, cui sono legato per motivi di lavoro, che ho dato le dimissioni, beh... fa un po' impressione il loro stupore e spesso il dispiacere nel capire che non ci saranno altre occasioni per sentirsi... un po' ti lascia l'amaro in bocca. E il buffo è che la persona che più mi interessa, quella che più di tutti mi dispiacerà non riveder più, almeno ogni tanto... beh, ha reagito con una fredda indifferenza indifferenza, quasi non le importasse. Molti han chiesto se avevo trovato un altro lavoro, i più curiosi chiedendo anche dove e che lavoro, alcuni, forse le persone con cui ho più legato, mi hanno chiesto i motivi... Lei invece nulla e questo francamente è qualcosa che mi tarma dentro.Ma in fondo bisogna voltar pagina, scriver un nuovo capitolo, anche se il capitolo precedente non l'ho ancora chiuso, anche se lascerò tante pagine bianche con delle frasi sospese. E così i tanti progetti che già facevo per questa o quell'innovazione in ufficio... beh, ciao! C'ho provato, almeno mi consolo così, perché non son partito a far crociate contro tutto e tutti, ma, con calma, ho lasciato che la mano scivolasse su quelle pagine non ancora scritte, ancora linde da quell'inchiostro fatto di cavi, computer e altri ausili informatici. Mi resta il profumo dei sogni, dei progetti non realizzati, e quel profumo lo assaporo a pieno, certo d'aver giocato ogni carta del mio mazzo, avendo forse bleuffato ogni tanto, ma perché se son arrivato dove sono anche quello faceva parte del gioco.E anche se lei non verrà mai a dirmi, seppur solo al telefono, che le dispiacerà non rivedermi... (silenzio, mentre il pennino sfiora una nuova pagina e il polso si piega per far quella piccola curva che servirà a salutar un così nuovo capitolo della mia vita)