Pensieri in fuga

Il domani


Ieri son rimasto a casa. Un po' di stanchezza e un po' di problemi a casa mi han fatto optare per un week-end tranquillo in famiglia.Tra una lettura ed un po' di assistenza a mamma ammalata, ero lì che sbirciavo su internet un obiettivo macro per la macchina fotografica. Papà nel frattempo guardava la tele e tra le notizie ha letto che la Polaroid chiude i battenti.Caspita! Una società che ha creato un'epoca, che ha lasciato il segno con le sue macchine fotografiche e che ha fatto scuola a tutti sulle pellicole.Eh già... che ricordi. Io personalmente non l'ho mai posseduta. Ricordo quelle dei genitori di qualche amico, magari usate in gita scolastica... e il salto ad oggi mi è evidente già sul monitor del portatile, mentre cerco appunto un'ottica per la mia digitale.Il progresso è qualcosa che travolge, che lascia senza parole. Spero che quei lavoratori possano esser reintegrati da una qualche altra società, probabilmente la Fuji sembra, che acquisirà gli impianti.D'altronde è questo lo sviluppo tecnologico, una crescita sociale troppo spesso vincolata a paramentri di convenienza economica e leggi di mercato che spesso non concedono altre alternative.In fondo io non posso che mettermi tra gli imputati, perché son passato pure io al digitale dopo tanti anni di pellicola. Una volta c'era l'inquadratura, un clic e un'attesa fino al risultato su carta e ai pentimenti per qualche impostazione troppo azzardata. Ora guardi nel mirino e premi. Neppure il tempo di rivolgere gli occhi al display che la foto è già lì che ci attende, a chiederci se va bene oppure se con un bottone la eliminiamo.Mi permetto di far due citazioni su questo:C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. (Henry Ford) Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato. (Oscar Wilde)