E' finita...

Alla ricerca delle abitudini


Buondì a tutti. La cosa che sicuramente mi è più mancata a Milano, oltre a Iva e gli amici, è stata sicuramente quella di non poter praticare alcunché di sport. I prezzi per le palestre erano una rapina stile “Ocean eleven”… e abbandonata l’estate l’idea di andare a correre nella densa nebbia non mi ha allettato affatto. Risutato: un aumento selvaggio del peso con annesso decadimento psicofisico dell’individuo => sono diventato una larva umana. Così la settimana scorsa ho fatto il grande passo… quello di andare a iscrivermi in una palestra vicino casa. Beh, fatto il certificato medico da una struttura convenzionata, sono andato alla volta dell’iscrizione. Sapete… sono sempre stato un tipo affabile, con molto spirito di adattamento, senza grandi pretese… quindi, forte di ciò, mi sono iscritto in una struttura comunale polifunzionale senza guardare prima la palestra…. lo so lo so .. sono errori da principianti… ma cosa poteva mai essere questa palestra? Poi stiamo a Roma (vabbè Settecamini, Guidonia, ma praticamente Roma!!), che diavolo può essere? …. Segue il panico….. una volta iscritto mi faccio indicare dove rintracciare il palestrone… la seconda porta a dx… lo Squallore aveva preso forma nelle vesti di una sala pesi… attrezzi posizionati alla dog’s dick… uno mi si sfascia tra le mani… non una panca per gli addominali.. un dito di polvere su ogni oggetto sito nella stanza… non un cane con cui scambiare 2 parole o cmq a salvarti la vita quando resti sotto il bilanciere della panca piana…. praticamente non ho mai ancora incontrato nessuno in palestra, pagato iscrizione e carnet di ingressi… inveivo ormai in malo modo la sorte e la mia superficiale scelta quando il mio ritrovato insano ottimismo ha avuto il sopravvento… nella stanzetta affianco adibita a sala aerobica giaceva in un lato un sacco da fit box… solo soletto e mi chiamava… con quella sua vocina di plastica… chiesto al volo all’istruttrice di aerobica se potessi utilizzare il sacco per il mio ludo personale, ella mi rispondeva, prendendo il ruolo che rivestiva Beatrice per Dante nella Divina Commedia, che ovviamente nella palestra potevo fare quello che volevo visto che non c’erano istruttori e che se morivo sotto un peso erano affari miei. Beh morale della favola da giovedì ho riiniziato ad allenarmi al mio sport preferito, il Full Contact, ovviamente a livello molto amatoriale e con quale (troppi) chilo in più. Ovviamente nella palestra già si narra di un malato di mente che sta da solo nella palestra-tugurio a tirare calci e pugni ad un innocente sacco con l’agilità di un serpente zoppo.That’s all folks… vi ho servito la banalità della vita quotidiana in un piatto unico. Alla prox