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Robbins ... ore 09,35 ... a cura di Totem


RIFERIMENTI: IL TESSUTO DELLA VITA (Parte n°7)Se ci sentiamo feriti da qualcuno, tendiamo ad aprire l'archivio, il "file", e a ricordare ogni precedente esperienza in cui quella persona ci ha ferito, anzichè cercare di modificare il nostro stato d'animo, ricordando che cosa in realtà questa persona prova per noi, richiamando alla mente le volte in cui si è mostrata affettuosa e gentile nei nostri confronti. Pertanto, lo stato d'animo in cui ci troviamo determinerà quanto di questo tessuto è a nostra disposizione per costruire una vita qualitativamente valida. Oltre allo stato d'animo, un altro fattore è quello di avere un sistema di riferimento allargato, tale da potenziare il nostro livello di comprensione circa ciò che è possibile e ciò di cui siamo capaci, qualunque sia la sfida che ci si presenta. Senza dubbio i riferimenti sono uno degli elementi più importanti del nostro processo decisionale. Chiaramente, essi plasmeranno non solo quello che facciamo, ma come ci sentiamo, e chi diventiamo. Confrontiamo le esperienze di riferimento di Saddam Hussein con quelle di George Bush. Sappiamo che il padre di Saddam lo maltrattava fisicamente, che suo zio gli insegnava a nutrire rancore e a odiare la supremazia inglese. Mentre Bush veniva premiato per il suo eroismo, i modelli di comportamento di Saddam furono persone che avevano imparato a controllare gli altri con l'assassinio e la propaganda.                                                     A.Robbins