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POLIFENOLI: i colori della zona (parte 4°)Una delle ragioni per cui attualmente è difficile consumare sufficienti polifenoli è la diffusione di ortaggi geneticamente modificati.  Non mi riferisco agli OGM di ultima generazione, ma all'ingegneria genetica di vecchio stampo che, dopo migliaia di anni di incroci, è riuscita a selezionare frutta e verdure più saporite. Per esempio, le more selvatiche sono piccole e un po' asprigne, mentre quelle coltivate, che si trovano nei supermercati, sono grandi e dolci.  La diversità è dovuta a una serie di incroci genetici che hanno permesso di sostituire la maggior parte dei polifenoli con zuccheri.Ciò che soddisfa le papille gustative è negativo per la salute. Un altro modo di ridurre il livello di polifenoli nelle piante è l'utilizzo di erbicidi e pesticidi: meno le piante devono sforzarsi per combattere i microbi, più la loro energia è convogliata a produrre zuccheri invece di polifenoli.Questi ultimi sono così essenziali per la salute perchè riescono a proteggere il "NOSTRO SECONDO CERVELLO" dagli attacchi microbici.  Nel nostro corpo vi sono infatti due cervelli: quello contenuto nel cranio, ritenuto più "NOBILE", e quello dell'apparato digerente.A differenza del primo, il secondo cervello è viscido e ripugnante.  Eppure i due comunicano fra loro costantemente e la quantità e i tipi di batteri dell'intestino hanno un ruolo importante in questa comunicazione. E' un dato di fatto che abbiamo dieci volte più batteri intestinali che cellule. La funzione dei polifenoli del cibo è tenere a bada i batteri turbolenti e mantenere sani quelli "BUONI".                                                          B. Sears