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RISVEGLIO ... ore 10,30


Messaggio per un aquila che si crede un polloQuando si abbraccia un ricordo (1° parte)... L'altro giorno, un gesuita mi raccontava di quando, anni fa, aveva tenuto una conferenza a New York, in un momento in cui i portoricani erano piuttosto mal visti a causa di qualche incidente  occorso da poco. Tutti dicevano di loro tutto il male possibile. Così, nel suo discorso, egli disse:"Vorrei leggervi alcune cose che la gente di New York dice riguardo a certi immigrati". Quelli che lesse erano in realtà dei commenti fatti dalla gente riguardo agli irlandesi, ai tedeschi e a tutte le altre ondate di immigrazione pervenute a New York nel corso degli anni! Spiegò molto bene quel che intendeva, dicendo:"Questa gente non porta con sè la delinquenza: diventa delinquente quando viene messa di fronte a certe situazioni che le si presentano qui. Dobbiamo capirla. Se si vuole rimediare alla situazione, è inutile reagire con dei pregiudizi. C'è bisogno di comprensione, non di condanna". E' così che si attua il cambiamento in se stessi: non attraverso la condanna, non insultandosi, ma capendo cosa accade. Non dandosi del vecchio peccatore insozzato. No,no,no !                                                                A. De Mello