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ZONA ... ore 10,00 ... I pilastri della Zona

I pilastri della zona (parte 3°)
Più che una dieta, la Zona è un piano d'azione: si tratta di programmare come rendere equilibrato qualsiasi piatto di qualsiasi pasto o spuntino per tutta la vita. Ecco perchè è universale e si può applicare in ogni parte del mondo, anche se gli incredienti usati nei vari Paesi sono a volte molto diversi. Senza entrare in particolari squisitamente scientifici lo scopo è mantenere un equilibrio fra proteine e carico glicemico dei carboidrati di ogni piatto a ogni pasto. Se non introduciamo nel nostro organismo livelli adeguati di proteine, i tessuti danneggiati, specialmente i muscoli, non si potranno rigenerare.  

Uno dei maggiori problemi dell'invecchiamento è la perdita di massa muscolare, che rende deboli e riduce in modo consistente la qualità della vita.  Un giusto apporto di proteine a ogni pasto, inoltre, permette di tenere a bada la fame. Dal punto di vista biochimico si tratta di un fenomeno complesso. E' necessaria una certa quantità di proteine per stimolare, sia nel sangue sia nell'intestino, la produzione di ormoni in grado di inviare al cervello i giusti segnali che ci danno il senso di sazietà e che ci fanno smettere di mangiare.

Tuttavia, bisogna che la quantità di proteine sia bilanciata dalla quota di carboidrati necessari a una funzionalità cerebrale ottimale.  Il tessuto cerebrale, infatti, per essere efficiente utilizza di preferenza queste sostanze.  Se in un pasto assumete troppi carboidrati, aumenta l'ormone insulina, che fa ingrassare e rimanere grassi, oltre che accelerare il processo di invecchiamento.  Dall'altra parte, se ne mangiate troppi pochi a ogni pasto, il cervello non funziona perfettamente. E' quindi necessario che in ogni pasto ci sia una parte di carboidrati.

                                                        B. Sears 

PNL ... ore 9,00 ... Tecnologia del successo

La tecnologia del successo  (parte 2°)
Essendomi formato con entrambi i fondatori della PNL, oltre che con molti altri trainer di riconosciuta fama, scoprii presto che i diversi formatori si differenziavano molto in quanto a capacità.

Come per ogni disciplina, c'è chi la spiega bene e chi la spiega male. Ci sono molte persone che ne hanno abusato ed altre che ne hanno fatto un uso eccellente. Inizialmente, la PNL, nacque come reazione all'ambiente della psicologia, che non era stato in grado di introdurre delle idee efficaci per favorire il cambiamento.

La PNL, rappresenta un approccio diverso rispetto a quello medico basato sull'idea di etichettare le persone e creare delle categorie. Alla base della PNL c,è la convinzione che le persone non siano i loro comportamenti o i loro pensieri e che perciò, quando queste imparano a cambiare il modo in cui pensano e si comportano, cambia anche la loro vita. 

                                                O. Fitzpatrick 

Robbins ... ore 08,00 ... a cura di Totem

CHE COSA SONO I RIFERIMENTI  (Parte n°3)
Pensate ai vostri riferimenti, sia a quelli che ritenete buoni sia a quelli che ritenete cattivi, come a una colossale pezza di stoffa tessuta con le vostre esperienze. Con gli altri elementi del vostro sistema fondamentale, stato d'animo, domande, valori e credenze, ritagliate da questa stoffa un modello che vi consenta di prendere decisioni in merito a ciò che dovete fare.

Avete una scorta inesauribile di riferimenti che possono venire disposti in qualsiasi modo vogliate. E ogni giorno arricchite questa scorta. Un elemento importante per misurare l'intelligenza di una persona è il modo in cui questa persona usa il proprio tessuto di riferimenti. Ne ricavate una tenda dietro cui nascondervi o un tappeto magico capace di trasportarvi ad altezze ineguagliate?

Scavate consapevolmente nell'esperienza della vostra vita per trarne quei ricordi che più di tutti vi conferiscono potere su basi consistenti? Come avete appreso nel capitolo 4, probabilmente una delle cose più preziose che i riferimenti fanno per noi è quella di fornirci una sensazione di sicurezza. Senza di essi, vivremmo sempre nel timore o nel dubbio; non potremmo funzionare. 

                                                                       A.Robbins