E' sempre una ferita che si riapre. Sempre. 18 giorni sono volati e ora che la casa è di nuovo silenziosa e vuota mi sembra quasi che tu non sia mai stato qui. E mi trovo ad avere dentro ancora l'emozione dell'attesa di quel ormai lontano 23 dicembre. L'attesa di vederti tornare ed entrare con il tuo rosso borsone. E invece sai ripartito. La casa è a soqquadro e poche cose mi rimangono di te fino al prossimo incontro:il calendario di cartone e il tuo profumo nelle lenzuola. Piango e i miei occhi diventano cascate inesauribili. Domani ricomincia la routine di solitudine e di momenti vuoti. Maledetto tempo che fugge. Con il cuore squarciato vado a riprendere a pugni la mia solitudine, che con il sorriso in volto ha già sostituito la felicità nel mio cuore.
Il peso dell'addio.
E' sempre una ferita che si riapre. Sempre. 18 giorni sono volati e ora che la casa è di nuovo silenziosa e vuota mi sembra quasi che tu non sia mai stato qui. E mi trovo ad avere dentro ancora l'emozione dell'attesa di quel ormai lontano 23 dicembre. L'attesa di vederti tornare ed entrare con il tuo rosso borsone. E invece sai ripartito. La casa è a soqquadro e poche cose mi rimangono di te fino al prossimo incontro:il calendario di cartone e il tuo profumo nelle lenzuola. Piango e i miei occhi diventano cascate inesauribili. Domani ricomincia la routine di solitudine e di momenti vuoti. Maledetto tempo che fugge. Con il cuore squarciato vado a riprendere a pugni la mia solitudine, che con il sorriso in volto ha già sostituito la felicità nel mio cuore.