02/08/2002 Mi chiedo perche´dovunque io sia diretto, qualunque sia il mio mezzo di trasporto, ogni mio viaggio debba assomigliare sempre ad un interrail. Quello che mi e´successo ha del comico. Partito da Bari alle 6 e 40, come da programma, sono arrivato a Milano ed ho scoperto che il mio volo per Sao Paulo era stato cancellato, o meglio era stato spostato a Fiumicino. Non ci sarebbe niente di male se non si fossero scordati di avvertirmi! Avevo 50 minuti per spostarmi da Milano a Roma. Avrei anche provato a farmela a piedi, ma purtroppo la mia maglietta di Superman era rimasta nella valigia, dispersa nei meandri di Malpensa. All´Alitalia hanno avuto il coraggio che la colpa era mia (!?) perché prima di partire mi sarei dovuto informare se il volo per il quale avevo giá regolare biglietto non fosse stato spostato. Dopo un vaffanculo di ordinanza (ma se non ci fosse stato di mezzo il vetro sarei saltato al collo della signorina), in biglieteria mi hanno assicurato che quanto meno sarei partito dopo 12 ore con un volo Varig (compagnia di bandiera Brasiliana). Alle 19 peró la addetta agli imbarchi brasiliana, un donnone con probabili ascendenze naziste, si rifiutava di accettare il mio biglietto dicendo che era un problema dell´Alitalia. All´Alitalia dicevano che era un problema Varig. Chi se la prendeva in quel posto ero naturalmente io. A quel punto, dopo ore di attesa in Malpensa, il mio spirito era temprato e pronto a qualunque impresa. M´è venuto un gran malditesta e a furia fdi urlare ho perso la voce, ma alla fine sono riuscito a piazzarmi sul volo, quasi sicuramente togliendo il posto a qualcun altro... ma chi se ne frega! Ora sono in Brasile, anche se vedere Ronaldo sui cartelloni che fa la pubblicitá alla Tim mi fa sentire un po´ a casa Sao Paolo é una cittá ultra caotica, ma non brutta come mi avevano detto. Tutto ieri ed oggi l´ho passato a spasso per il centro, una specie di mercato all´aperto dove si puo´ trovare di tutto, dalle antenne per la tv, agli apparecchi ortodontici fino alla Poly Station, la versione ´´tarocca´´ della console Sony. La cosa piú strana é vedere gli uomini ´´sandwich´´, cioé persone pagate dalle agenzie interinali per stare in piedi in mezzo alla strada con dei carelloni sul petto e sulla schiena su cui sono elencate le offerte di lavoro del momento Oggi nella cittá c´é una atmosfera quasi da colpo di stato... Il cielo bigio, gli elicotteri che sorvolano la cittá, plotoni di polizia schierata... Il mio ospite (un ragazzo di nome Alex) dice che si tratta di campagna elettorale: siamo sotto elezioni e láttuale presidente, destinato probabilmente ad essere sconfitto, schiera polizia, guardia civile e federali per far vedere quanto é bravo. Speriamo sia solo questo Mentre ero assordato dal rumore dell´elicottero ad un certo punto la gente, sempre numerosissima per le strade, ha incominciato a scappare. Siccome lo spirito di sopravvivenza é piú forte dell´istinto di giornalista, sono scappato anch´io, quindi non so cosa sia successo. La gente peró sembrava serena, per cui spero non fosse nulla di grave. Vi lascio peró immaginare la strizza che mi sono preso! Ieri ho mangiato un pasto leggerissimo a base di fegato alla brace, fagioada (che come suggerisce il nome é proprio una fagiolata), riso, patate fritte, succo di guaraná (una pianta della foresta amazzonica da cui estraggono una bevanda niente male) ed un caffé per un totale di 5 Reais (cioé 1 euro e mezzo). IIIIInnnnnncrredibile amisci! Chissá dove mi porterá Alex stasera... ieri siamo andati con dei suoi amici in un locale che si chiama Favela. A parte il buon gusto per il nome, il locale non era male e si mangiava anche bene. E come al solito mi sono abbuffato. Verso le 1o e mezza mi osno praticamente addormentato seduto al tavolo. Colpa del fuso orario ma anche della cachaça (che qui chiamano familiarmente ´´pinga´´) Domani parto per Alfenas, la cittadina che immagino tristissima dove passeró agosto Ah, un´altra cosa. Qui é inverno! Altro che spiagge brasiliane e tanga in bella mostra! La temperatura massima fin´ora sono stati i 20 gradi A presto
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02/08/2002 Mi chiedo perche´dovunque io sia diretto, qualunque sia il mio mezzo di trasporto, ogni mio viaggio debba assomigliare sempre ad un interrail. Quello che mi e´successo ha del comico. Partito da Bari alle 6 e 40, come da programma, sono arrivato a Milano ed ho scoperto che il mio volo per Sao Paulo era stato cancellato, o meglio era stato spostato a Fiumicino. Non ci sarebbe niente di male se non si fossero scordati di avvertirmi! Avevo 50 minuti per spostarmi da Milano a Roma. Avrei anche provato a farmela a piedi, ma purtroppo la mia maglietta di Superman era rimasta nella valigia, dispersa nei meandri di Malpensa. All´Alitalia hanno avuto il coraggio che la colpa era mia (!?) perché prima di partire mi sarei dovuto informare se il volo per il quale avevo giá regolare biglietto non fosse stato spostato. Dopo un vaffanculo di ordinanza (ma se non ci fosse stato di mezzo il vetro sarei saltato al collo della signorina), in biglieteria mi hanno assicurato che quanto meno sarei partito dopo 12 ore con un volo Varig (compagnia di bandiera Brasiliana). Alle 19 peró la addetta agli imbarchi brasiliana, un donnone con probabili ascendenze naziste, si rifiutava di accettare il mio biglietto dicendo che era un problema dell´Alitalia. All´Alitalia dicevano che era un problema Varig. Chi se la prendeva in quel posto ero naturalmente io. A quel punto, dopo ore di attesa in Malpensa, il mio spirito era temprato e pronto a qualunque impresa. M´è venuto un gran malditesta e a furia fdi urlare ho perso la voce, ma alla fine sono riuscito a piazzarmi sul volo, quasi sicuramente togliendo il posto a qualcun altro... ma chi se ne frega! Ora sono in Brasile, anche se vedere Ronaldo sui cartelloni che fa la pubblicitá alla Tim mi fa sentire un po´ a casa Sao Paolo é una cittá ultra caotica, ma non brutta come mi avevano detto. Tutto ieri ed oggi l´ho passato a spasso per il centro, una specie di mercato all´aperto dove si puo´ trovare di tutto, dalle antenne per la tv, agli apparecchi ortodontici fino alla Poly Station, la versione ´´tarocca´´ della console Sony. La cosa piú strana é vedere gli uomini ´´sandwich´´, cioé persone pagate dalle agenzie interinali per stare in piedi in mezzo alla strada con dei carelloni sul petto e sulla schiena su cui sono elencate le offerte di lavoro del momento Oggi nella cittá c´é una atmosfera quasi da colpo di stato... Il cielo bigio, gli elicotteri che sorvolano la cittá, plotoni di polizia schierata... Il mio ospite (un ragazzo di nome Alex) dice che si tratta di campagna elettorale: siamo sotto elezioni e láttuale presidente, destinato probabilmente ad essere sconfitto, schiera polizia, guardia civile e federali per far vedere quanto é bravo. Speriamo sia solo questo Mentre ero assordato dal rumore dell´elicottero ad un certo punto la gente, sempre numerosissima per le strade, ha incominciato a scappare. Siccome lo spirito di sopravvivenza é piú forte dell´istinto di giornalista, sono scappato anch´io, quindi non so cosa sia successo. La gente peró sembrava serena, per cui spero non fosse nulla di grave. Vi lascio peró immaginare la strizza che mi sono preso! Ieri ho mangiato un pasto leggerissimo a base di fegato alla brace, fagioada (che come suggerisce il nome é proprio una fagiolata), riso, patate fritte, succo di guaraná (una pianta della foresta amazzonica da cui estraggono una bevanda niente male) ed un caffé per un totale di 5 Reais (cioé 1 euro e mezzo). IIIIInnnnnncrredibile amisci! Chissá dove mi porterá Alex stasera... ieri siamo andati con dei suoi amici in un locale che si chiama Favela. A parte il buon gusto per il nome, il locale non era male e si mangiava anche bene. E come al solito mi sono abbuffato. Verso le 1o e mezza mi osno praticamente addormentato seduto al tavolo. Colpa del fuso orario ma anche della cachaça (che qui chiamano familiarmente ´´pinga´´) Domani parto per Alfenas, la cittadina che immagino tristissima dove passeró agosto Ah, un´altra cosa. Qui é inverno! Altro che spiagge brasiliane e tanga in bella mostra! La temperatura massima fin´ora sono stati i 20 gradi A presto