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Quando il Gazzettino racconta palle


Il Gazzettino di Venezia ultimamente ha sposato molte delle capagne mediatiche governativo-destrorse: da quella contro i fannulloni (obiettivo: gli sprechi delle scuola Pacinotti) a quelle in appoggio alle ordinanze dei sindaci leghisti contro la prostituzione di strada. In questo caso, tra Terraglio, Mestre, Marghera ecc. non ci sarebbe che l'imbarazzo della scelta. ma Cacciari non si presta tanto a questi giochetti, per cui nel veneziano hanno dovuto ripiegare sul piccolo comune di Musile di piave, alle porte di san donà, dove da circa un decennio stazionano delle lucciole notturne nella zona dei distributori di benzina. Così sabato scorso il Gazzettino annunciava trionfante che dopo l'ordinanza del neo sindaco leghista di Musile, che imponeva multe a prostitute e clienti, nonché i "rigorosi" controlli delle forze dell'ordine, le prostitute della zona parcheggio Billa-distributori erano sparite. Vanno di moda e fanno vendere copie, queste notizie in cui al piglio decisionista di un politico segue l'immediato risultato positivo (vedi Brunetta). Peccato che siano palle. Infatti proprio sabato sera, visto che dovevo andare a Mestre, ho deciso di fermarmi un attimo ai distributori alle porte di Musile. Insomma sono come san Tommaso e della notizia che le lucciole erano sparite così, di punto in bianco, volevo rendermi conto di persona. Così quando arrivo all'altezza dei distributori, accosto piano la macchina e faccio finta di guardare la distributrice di film porno. Apparentemente nell'area del distributore non c'è nessuno, ma mi basta alzare lo sguardo sopra la macchinetta dei film  che le vedo tutte là, 4 o 5, nel piazzale buio che sta dietro le pompe di benzina. Poi ho ripreso la macchina e ho fatto pochi metri verso il Billa, e questa volta non si sono neanche spostate, sono sempre lì all'ingresso del parcheggio del supermarket. Di controlli di polizia, neanche l'ombra (erano circa le 23.00). Poi i caramba li ho trovati al ritorno, alle 4 di mattina, quando ormai le prostitute se n'erano andate per proprio conto. Insomma è come se tra caramba e prostitute ci fosse un tacito accordo: voi fate finta di non esserci, vi spostate di qualche metro, e noi veniamo a fare i controlli quando ormai siete andate via. Così il sindaco leghista è contento, il gazzettino fa i titoloni e vende copie. Ho detto "come se" e certo non voglio accusare le forze dell'ordine di non svolgere il loro compito. Il fatto è che non è così semplice sradicare la prostituzione  (ammesso che ce ne sia bisogno, a me non dà fastidio). E certo fa un pò ridere una politica che non affronta i problemi di petto ma si limita ai grandi annunci repressivi. Fa anche ridere un giornalismo che racconta palle e fa del moralismo sulla prostituzione, soprattutto quando il giornale in questione è il Gazzettino, che nel 2003 fu messo sotto inchiesta per favoreggiamento della prostituzione per via delle inserzioni a luci rosse.