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Diana e l'educazione impossibile


Una del grande fratello arrestata per spaccio di droga. Per carità, concediamo tutte le garanzie di questo mondo, capitò anche a Walter Chiari ed a Enzo Tortora. Però è un fatto che dai grandi fratelli in giù, le trasmissioni televisive dell'ultima generazione, specie i reality, portano come modelli positivi per le giovani generazioni dei "giovani" assolutamente mediocri, quando non si tratta addirittura di puttanelle o delinquenti di mezza tacca. La trasgressione non c'entra niente, il fatto che ti droghi non significa che sei Rimbaud, se poi la vendi e ti fai pure beccare sei un imbecille e basta. E poi se la scuola non "educa" ce la si prende con i professori. Forse bisognerebbe spiegare a chi ci governa che nulla può l'insegnante contro la pressione mediatica pervasiva di questi modelli disvaloriali. Prendete Marco Carta: non sapeva cantare, non sapeva parlare l'italiano, non sapeva lavorare con un minimo di continuità, spirito di sacrificio zero. Risultato di questa sommatoria: ha vinto il premio della trasmissione e vende dischi. Perché un giovane allora dovrebbe studiare e impegnarsi se poi ad andare avanti nella vita sono i Marco Carta? Voi mi direte: i Marco Carta nella vita restano al palo: sì ma un ragazzino che guarda la tv ha l'impressione opposta e per lui quello che dice la tv conta molto di più di qualsiasi altro esempio della vita reale.