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Brunetta: la mia è una riforma di sinistra


Segnalo anche questa frase di Brunetta, rilasciata in risposta al clima che si è generato nel paese a seguito della "caccia al fannullone". Questa frase rientra in quello che avevo definito lo "spoil system" ideologico: prendersi tutto, anche simboli e ideologie dell'avversario. Già l'aveva fatto la Gelmini, leggendo il testo preparatole dagli esperti di comunicazione di Mediaset, che conteneva citazioni di Gramsci. Se poi ci pensiamo bene, il fatto che un ministro di un governo di centrodestra, un liberale  (o lib-lab come si definisce lui), difenda i suoi provvedimenti dicendo che sono di sinistra, è una cosa senza senso. Ma è proprio questo che spiazza gli avversari: distruggere le differenze e con esse le identità ideologiche, ridurre tutto a una melassa mediatica. E allora diciamola tutta; brunetta racconta balle: la sua non è una riforma di sinistra, primo perché non è una riforma, in quanto affronta il problema dell'assenteismo in modo solo repressivo senza indagarne gli aspetti socioculturali e le corresponsabilità dei quadri aziendali; secondo perché è populista, fascista, di estrema destra come sono sempre le varie forme di caccia alle streghe.