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Il caso di Eluana


Come molti mi sto interrogando sulla giustezza o meno di staccare la spina ad Eluana. In un altro post avevo stigmatizzato un politico (si fa per dire) perché parlava di "vite (umane) non degne di essere vissute. Allora quello non sarà il mio argomento. Infatti è un altro. Per capire cos'è la vita di un essere umano decerebrato dobbiamo immaginare che la medicina, con una particolare tecnologia, riesca a tenere vitale un pezzo di una persona (ad esempio un braccio). Tutti troveremmo orrido questo evento. Immaginiamo allora che le braccia siano due. Orrido lo stesso. Immaginiamo braccia, gambe. L'effetto Frankestein ci impedisce di pensare che ci sia qualcosa di umano nel tenere in vita degli "arti" separati dal corpo. ora aggiungiamo tutto il resto: tronco con l'apparato digerente, il cuore, la testa (ma non il cervello). Non facciamoci ingannare dalle apparenze: quello che continua a vivere non è più il corpo di una persona, è un insieme di arti che continuano a fare il loro "lavoro". Come quando Nerone faceva decapitare gli struzzi e questi continuavano a correre per un riflesso condizionato del sistema nervoso periferico. Che effetto vi fa pensare a una gallina senza testa che corre per il cortile? Dite che sto insultando la memoria di quella poveretta? Non sono io a farlo, è chi continua a far pulsare il suo cuore per motivi ideologici e politici, che con la pietà umana non hanno nulla a che vedere.  Insomma Eluana semplicemente non esiste più da 16 anni, è una "preparazione biologica", un insieme di arti, un simulacro. Staccando la spina non uccidiamo una persona, ma facciamo finire un meccanismo infernale che in natura non esiste.