Sono un insegnante, e vorrei lanciare una proposta per combattere il progetto di distruzione della scuola pubblica della banda dei quattro (Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Gelmini). Si tratterebbe di rifondare la scuola pubblica, quella vera, sulla base di un approccio solidaristico e laico al tempo stesso. Aprire delle case dello studente in cui i ragazzi possano andare nel pomeriggio a fruire di quei servizi che lo stato ora nega: luoghi in cui studiare serenamente, ricevere lezioni tenute da insegnanti volontari, seguire seminari sulla democrazia e la cultura antifascista. Non servirebbero tanti soldi: la gestione supererebbe di poco quella di una normale biblioteca di quartiere. I pochi soldi per la gestione potrebbero essere forniti direttamente e su base volontaria dalle famiglie, ma non nel senso di aprire una scuola privata finalizzata al lucro oppure una fondazione, ma di dimostrare che siamo in grado di "tassarci" in modo autonomo e apartitico per un servizio in cui crediamo.
Una proposta per la scuola (e contro la tv)
Sono un insegnante, e vorrei lanciare una proposta per combattere il progetto di distruzione della scuola pubblica della banda dei quattro (Berlusconi, Tremonti, Brunetta, Gelmini). Si tratterebbe di rifondare la scuola pubblica, quella vera, sulla base di un approccio solidaristico e laico al tempo stesso. Aprire delle case dello studente in cui i ragazzi possano andare nel pomeriggio a fruire di quei servizi che lo stato ora nega: luoghi in cui studiare serenamente, ricevere lezioni tenute da insegnanti volontari, seguire seminari sulla democrazia e la cultura antifascista. Non servirebbero tanti soldi: la gestione supererebbe di poco quella di una normale biblioteca di quartiere. I pochi soldi per la gestione potrebbero essere forniti direttamente e su base volontaria dalle famiglie, ma non nel senso di aprire una scuola privata finalizzata al lucro oppure una fondazione, ma di dimostrare che siamo in grado di "tassarci" in modo autonomo e apartitico per un servizio in cui crediamo.