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Solidarietà a Tonino


Vorrei esprimere la mia solidarietà a Di Pietro. L'italia è un paese che genera corruzione, un ambiente patogeno;  nessuno si stupisca  se anche il figlio di Di Pietro è caduto in tentazione. Se ha fatto qualcosa di penalmente rilevante, che sia processato, ma questo non dovrebbe scalfire in nulla la fiducia nel padre (da quando in qua le colpe dei figli ricadono sui padri?). Oggi vogliono far passare il teorema che non passò all'epoca di tangentopoli: "Se sono tutti ladri, nessuno è ladro". Ma non ci riusciranno, la gente non è stupida. Quanto a coloro che attaccano Di Pietro da sinistra, accusandolo di essere fascista (anche Bondi, che ha riscoperto di essere un ex comunista per l'occasione), io in Di Pietro non vedo nulla di destrorso. Sarà stato un poliziotto, ma oggi non si presenta come un uomo d'ordine; piuttosto come un uomo di legalità. Il rispetto delle leggi scritte, il sostenere che la legge è uguale per tutti, è stata una delle prime  conquiste della plebe dell'antica Roma, esito di una battaglia "di classe". Anche l'invocare la separazione dei poteri e denunciare i tentativi di controllare la magistratura, costituiscono un richiamo all'idea di stato moderno nata con la rivoluzione francese. E la rivoluzione francese non mi sembra patrimonio culturale della destra. Inoltre Di Pietro è di estrazione contadina e ha fatto l'operaio: le sue lotte spesso hanno il sapore di una rivendicazione del merito e del diritto, contro il privilegio di classe e di razza degli imprenditori "fighetta" del nord e degli intrallazzatori ministeriali di Roma. Di Pietro è l'equivalente in politica di ciò che è stato Don Milani per la pedagogia negli anni '60. Di Pietro è di sinistra, più di quanto lui stesso non sappia o non creda.