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Crisi della Toyota o del toyotismo?


Leggendo della crisi della Toyota mi è venuta in mente quella strana espressione, usata dagli economisti per indicare il particolare modo di produrre della toyota. Ho guardato in wikipedia, ma non ci ho capito una mazza. Comunque, dovrebbe trattarsi di quel modo di organizzare il lavoro che riduce la giacenza nei magazzini attraverso la produzione "just in time" e si basa sul lavoro di squadra degli operai (applicato anche dalla Fiat, a Melfi). Un sistema dunque, che punta a ridurre gli sprechi nella produzione e alla motivazione delle maestranze. Ma questo sistema,  funzionale a migliorare qualità e competitività della produzione, può tornare utile se la domanda  è in forte calo? Questa crisi vedrà la fine del modello toyota (produzione snella, innovazione e qualità) e l'affermazione del modello "logan" (produzione delocalizzata, spersonalizzata e massificata di auto hard discount)? La cosa mi suona strana, perché il modello produttivo della Toyota è nato per soddisfare le esigenze di un mercato condizionato dai bassi salari e dalla mancaza di risorse, quindi dovrebbe essere il più adatto per fronteggiare la crisi attuale. Bah, ci toccherà leggere i libri di Tremonti per capirci qualcosa. Ma poi, se la Toyota fallisce, a me che mi frega?